Il beato fra’ Felice da Nicosia sarà Santo il 23 ottobre

Oggi si è svolto in Vaticano il Concistoro ordinario pubblico in cui è stata stabilita la data di canonizzazione di cinque beati, tra i quali il beato Felice da Nicosia (al secolo Giacomo Amoroso), italiano, laico dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini (1715-1787). Per oltre quarant’anni ha offerto il suo servizio di mendicante svolgendo un apostolato itinerante. “Analfabeta, ha avuto la scienza della carità e dell’umiltà”, ha affermato il cardinal José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, pro-mulgando il decreto del miracolo attribuito alla sua intercessione nell’aprile scorso.
Il Pontefice, che durante la celebrazione del Concistoro non era ancora stato ricoverato, a causa del suo delicato stato di salute, ha inviato una lettera al cardinal Angelo Sodano, Segretario di Stato vaticano, in cui gli chiedeva di presiedere l’atto a suo nome.

“Per motivi di prudenza sono stato consigliato a seguirne lo svolgimento dal mio appartamento per collegamento televisivo interno”, ha affermato il San-to Padre nel messaggio letto ai presenti dal cardinale.

La data della canonizzazione – una domenica – è stata proposta dal Papa dopo aver ricevuto il parere favorevole espresso per iscritto dai Cardinali di tutto il mondo e dai Vescovi ed Arcivescovi residenti a Roma.

Il beato fra’ Felice da Nicosia
Diverse fonti ci informano sulla vita e sull’attività religiosa di questo santo uomo, pieno di immensi valori spirituali. Egli profuse la sua esistenza in povertà francescana, piena d’amore verso Dio, verso la Vergine Addolorata, dedicandosi interamente a servizio dei poveri, degli ammalati e dei più bisognosi.
Filippo Giacomo, al secolo Fra’ Felice, nacque a Nicosia il 5 novembre 1715, da Filippo Amoruso e da Arcangela La Nocera, umili genitori che educarono il figlio agli ideali cristiani, alla carità, a credere nella provvidenza divina.
Ancora giovincello imparò il mestiere di calzolaio, contribuendo alla sussistenza della propria famiglia.
A 28 anni decise di entrare nel Convento dei Frati Minori Cappuccini di Mistretta, compiendovi il noviziato e vestendo il saio francescano col nome di Fra’ Felice da Nicosia.
Poi fu trasferito al Convento di Nicosia, “dove –citiamo dalla storia del Beato- fu ortolano, cuoco, calzolaio, infermiere, portinaio e soprattutto questuante”. Ne accettò le Regole di vita del Convento, praticando l’esercizio di preghiera, di digiuno e di penitenza.
Uomo virtuoso e monaco esemplare, con la sua bisaccia, si conquistò ben presto stima nella gente, che lo chiamava dai paesi vicini e lontani per avere la sua benedizione, il suo conforto nelle circostanze di vita.
Si spense in un alone di santità, nella sua città natale, il 31 maggio 1787. Le spoglie, le reliquie, gli oggetti appartenuti al Beato Felice sono coservati, alcuni nel Convento di Nicosia, nella nuova chiesa di S. Maria degli Angeli, e parte nella cattedrale.