Enna. Teatro Garibaldi altra grande ‘incompiuta’

Enna. E’ diventata “l’incompiuta” del capoluogo ennese, così come lo era stato, in passato, la “parallela al viale Diaz”. Il teatro Garibaldi, nonostante le centinaia di assicurazioni da parte degli amministratori che si sono succeduti nel tempo, continua a rimanere chiuso ed il capoluogo ennese ad essere privo di un punto di riferimento per la organizzazione di spettacoli di cultura. La collettività ennese, che ha pagato anche una tassa per la ristrutturazione del teatro, non riesce a capire del perchè di queste lungaggini di carattere burocratico e tecnico, del perché questo teatro continua a rimane scandalosamente chiuso. Il Petruzzelli di Bari, distrutto dalle fiamme, ha impiegato sicuramente meno tempo per rimetterlo in sesto, mentre il teatro Garibaldi continua a rimanere chiuso. Tanti gli ostacoli, anche la colla per utilizzare la moquette di base, ha creato problemi ed ha provocato un ritardo di mesi, poi gli applichi, poi una parte del palcoscenico, insomma tutto e di più pur di frenare un’apertura del teatro tante volte annunziata,a breve, ma mai verificatasi. Sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale e l’ufficio tecnico interessato al problema facciano di tutto perché questi infiniti lavori possano finalmente trovare la parola fine, a meno che a qualcuno non interessa che il teatro riprenda la sua attività e, quindi, cerca con tutte le scuse possibili di ritardare la ultimazione dei lavori. Non c’è dubbio che il dissesto finanziario del 2005, la mancanza di liquidità, qualche errore di carattere burocratico hanno creato tante, tantissime difficoltà, ostacolando la prosecuzione dei lavori, ma è anche vero che questi lavori sono stati troppo lenti. Qualsiasi ostacolo li ha rallentati per mesi. L’ultima dichiarazione sul teatro Garibaldi è stata dell’assessore ai Lavori Pubblici, Angelo Chiarandà, il quale ha dichiarato che entro la fine dell’anno il teatro sarà messo a disposizione della collettività ennese. Se le sue affermazioni sono valide allora sarebbe opportuno che l’assessore al turismo (Palma) e l’assessore alla cultura (Cozzo) incomincino a farsi da fare per cercare di programmare una stagione teatrale così come avveniva in passato. Tutto questo dovrebbe essere fatto per tempo, prima che le compagnie si impegnino e programmino la loro stagione.