Una proposta turistica per il rientro della Venere di Morgantina

Aidone. Il fenomeno delle archeomafie, rappresenta da diversi decenni un importante problema legato alla protezione dei beni artistici e culturali dell’Italia e dei paesi del Mediterraneo.
Dopo decenni di estenuanti trattative fra il Governo Italiano ed il Paul Getty Museum di Malibù, l’eccezionale rientro della Venere di Morgantina nel 2010 si pone come pietra miliare nel contesto della lotta al traffico illecito di opere d’arte, nonché come promotore di un riscatto economico, sociale e turistico dall’area che si appresta ad accoglierla e custodirla.
L’immobilismo e l’estremo ritardo con cui le autorità stanno affrontando la preparazione del rientro della Venere di Morgantina lede la comunità intera ed il nostro territorio, poiché un evento di tale rilevanza nazionale ed internazionale non può essere sminuito e sottostimato.

L’ evento deve porsi come punto di partenza per il rilancio dei comuni coinvolti nell’iniziativa di valorizzazione,per cui,attraverso la proposta che di seguito viene formulata, sarà possibile riportare maggiore visibilità sia alla statua che al territorio, consentendo anche di colmare il gap turistico – infrastrutturale che si è creato nella provincia di Enna e contribuendo altresì alla riduzione del tasso di disoccupazione.
Sfruttando l’eccezionalità del rientro, si è ipotizzato un evento culturale capace di riscattare un territorio poco noto e sfavorito dalla posizione geografica.

L’evento ideato nasce dai collegamenti e dalle similitudini che si riscontrano fra il mito del Ratto di Proserpina e la vicenda che ha caratterizzato la Venere di Morgantina, dalla sua scoperta fino ai giorni nostri.

Questo duplice aspetto ha portato ad ipotizzare una nuova rappresentazione spazio-temporale del mito. Viene proposto un percorso a tappe che prevede la messa in scena in più punti del territorio ennese di un’opera teatrale. Partendo dal lago di Pergusa, gli spettatori potranno assistere al rapimento di Proserpina nel luogo dove, si narra, sia avvenuto.

Successivamente, grazie all’utilizzo dei mezzi pubblici, adibiti appositamente per l’evento, i partecipanti si recheranno alla Rocca di Cerere, che nei secoli passati era utilizzata in tutta la Sicilia come uno dei principali luoghi di culto dedicato a Demetra. In questo set, verrà messa in scena l’ira e la disperazione della dea per la scomparsa della figlia.
Trasferendosi presso la miniera di Grottacalda-Floristella, i visitatori assisteranno alla discesa agli inferi di Proserpina,in un set appositamente allestito per ricreare le viscere della terra.

Da qui i partecipanti-viaggiatori, affronteranno l’ultima tappa del loro cammino volto alla scoperta del mito ma anche del territorio. Essi verranno trasferiti presso il sito archeologico di Morgantina, a pochi chilometri dalla piccola cittadina di Aidone. Ad attenderli ci saranno dei personaggi in costume che riprodurranno nelle varie zone della vecchia “polis” le attività che giornalmente si svolgevano al tempo del popolo siculo-ellenico.

Si potrà asssistere ai giochi dei bambini, ai mestieri tradizionali, alle orazioni pubbliche sulla vita politica del villaggio, allo scambio delle merci e dei manufatti. Al termine di questo tuffo nel passato gli spettatori protranno assistere presso il teatro greco, che ospita fino a mille persone, all’atto conclusivo del Ratto di Proserpina. Verrà riproposto il ritorno della fanciulla dalla madre, così come in quella data si celebrerà il ritorno della statua della Venere di Morgantina presso la “terra madre”.

Attorno a questo “core event” vengono proposte molte attività secondarie che daranno l’opportunità di accresce l’esperienza vissuta e di attrarre nuovi visitatori. Un summit dei Paesi del Mediterraneo, che si svolgerà in collaborazione con le università siciliane, risulta indispensabile al fine di accrescere la collaborazione in materia di beni d’arte illecitamente trafugati, in un luogo simbolo.

Ad esso vanno aggiunte altre attività ricreative quali: la caccia al tesoro “e-treasure” che consentirà la scoperta del sito sia ai bambini che agli aduti, tramite l’invio di sms contenenti indizi.

Il peplo party, ideato per ricreare delle serate estive indimenticabili, dove i partecipanti vestiti con il classico abito greco, potranno assistere a concerti e spettacoli dal vivo, consumando cibi e bevande tipici della società degli antichi popoli della Sicilia.

Diversi laboratori ed attività per le scuole saranno ideate per dare l’opportunità alle nuove generazioni di effettuare una visita presso i siti archeologici in modo interattivo e stimolante, seguendo la filosofia dell’edutainment, che coniuga l’apprendimento ed il gioco.

Per una fascia di partecipanti più adulta, è stata ipotizzata la creazione di un gioco di ruolo che permetta, in zone appositamente adibite nel territorio rurale di Aidone, di ricreare un accampamento per un week end, durante il quale i partecipanti entrando nella parte loro assegnata, potranno recitare all’interno di un gioco che prevede la conquista della statua trafugata.

Con una buona strategia di comunicazione e un piano sponsors, che dia credibilità e fonti di finanziamento ad un evento che comporta molti costi, ma capace di creare un effetto moltiplicatore economico dell’area in esame, si potrà finalmente iniziare il riscatto del territorio ennese.

Per accogliere i turisti secondo gli standard attuali, occorre investire maggiormente sulle infrastrutture, potenziando le strutture alberghiere, migliorando la viabilità ed i trasporti pubblici, formando nuove figure professionali capaci di saper promuovere ed accogliere.

L’insufficienza del comparto ricettivo, crea delle condizioni di difficoltà per la realizzazioni di molte iniziative, incentivando il modello turistico “mordi e fuggi”, particolarmente presente a Enna e Piazza Armerina, che crea congestione in specifiche aree e non consente al turista di lasciare ricchezza al territorio visitato.
La sfida principale che l’evento si pone, consiste nel saper trasformare nel breve periodo, la voglia e lo stimolo del potenziale visitatore in azione. Mentre nel lungo termine si cerca di raggiungere un traguardo più duraturo, che sia capace di saper trasformare un fattore iniziale, quale il ritorno della Venere di Morgantina, in fattore sistemico capace di potenziare la provincia di Enna, nonché di contribuire positivamente all’immagine della Sicilia.
Questi traguardi nascono dalla volontà di uno studente attaccato alla sua terra, ai suoi sapori, alle sue tradizioni, alle sue immense ricchezze naturali,paesaggistiche e culturali. Ma essi nascono anche dalla consapevolezza dei problemi e degli ostacoli, che sistematicamente iniziative di questo genere subiscono.

Piergiorgio Pisano