SS 575. All’ANAS delegazione di Capizzi, Cerami e Troina

Troina. La delegazione dei Comuni di Capizzi, Cerami e Troina, che mercoledì pomeriggio a Palermo, nella sede dell’Anas, si è incontrata con l’ing. Ugo Dibennardo, direttore regionale dell’Anas, e l’ing. Francesco Savoia, del compartimento di Catania dell’Anas, per discutere della statale 575 Troina-Ponte Maccarrone, chiusa al transito veicolare dal 19 febbraio, era composta da: Giuseppe Principato ed Antonio Prestifilippo, rispettivamente sindaco e vicesindaco di Capizzi, Antonio Proto, vicesindaco di Cerami, Salvatore Costantino, Nicola Schillaci, Luigi Ruggeri ed Aldo Giachino, rispettivamente, sindaco, vicesindaco, assessore e dirigente ufficio tecnico comunale di Troina, Marco Barbera, rappresentante del comitato cittadino di Troina, ed Alfredo Schilirò, segretario provinciale della Fillea Cgil. La delegazione ha manifesto il suo disappunto per la chiusura al transito veicolare di questa importante via di collegamento con Catania, che crea considerevoli disagi agli abitanti, soprattutto commercianti, dei tre Comuni nebroidei. Basti pensare che il mezzo pubblico di linea ci mette più di 3 ore da Troina per raggiungere Catania, percorrendo la statale 120 per Cesarò e Bronte in alternativa alla 575 chiusa al transito veicolare. Eppure, Troina dista da Catania appena 60 km. Se poi si pensa che statale 120 non è in condizioni migliori della statale 575, si capisce perché la gente fatica a capacitarsi della chiusura al transito della strada Troina-Ponte Maccarrone. “E’ un’anomalia l’ordinanza di chiusura al transito della statale 575”, hanno sottolineato tutti i componenti della delegazione, che hanno chiesto con forza al direttore regionale dell’Anas Dibennardo di riaprirla al più presto in condizioni di sicurezza. Nonostante l’Anas abbia disposto di chiuderla al transito veicolare, la 575 è molto trafficata perché la gente con le auto ci passa lo stesso. A non passarci è, invece, l’autobus di linea. Allora, tanto vale revocarla quell’ordinanza di chiusura del 19 febbraio. L’ing. Dibbenardo ha detto di non volere passi il principio che la responsabilità di quanto accaduto sia dell’Anas. Ha poi aggiunto che l’Anas, per la manutenzione straordinaria della 575, ha già fatto due perizie tecniche ed ha recuperato 2 milioni di euro per finanziarla. Nel mese di maggio dovrebbe uscire il bando per l’appalto di questi lavori. Intanto, il 7 maggio, alle 14.30, l’ing. Dibennardo, con l’ing. Savoia, sarà a Troina per un sopralluogo sulla 575 per vedere cosa fare per aprirla al transito in condizioni di sicurezza, in attesa che partano i lavori di manutenzione straordinaria di 2 milioni di euro. Tenuto conto che si va incontro all’estate, e non dovrebbero esserci nei prossimi fino a novembre quelle piogge abbondanti che hanno fatto franare alcuni tratti della statale 575, è molto probabile che l‘ordinanza di chiusura al transito veicolare di questa strada sarà revocata.

Silvano Privitera