Raccolta firme a Leonforte dal Forum provinciale per l’acqua

Leonforte. Oltre alla raccolta firme, il Forum provinciale per l’acqua continua anche la campagna di sensibilizzazione della popolazione sui problemi creati dalla privatizzazione di un bene naturale e prezioso come l’acqua. A questo proposito, domenica scorsa, a Leonforte malgrado la fredda serata, una grande folla ha partecipato in piazza IV Novembre al comizio organizzato dal comitato cittadino leonfortese facente parte al Forum provinciale. Si sono succeduti sul palco Franco Ferragosto, ex vice presidente del Consiglio provinciale, organizzatore dell’evento, Carlo Garofalo, referente provinciale per il referendum, l’eurodeputato Rosario Crocetta e il sen. Giuseppe Lumia. Gli interventi, molto accalorati, sono stati incentrati sulla necessità della ripubblicizzazione dell’acqua. In particolare, sono stati spiegati i motivi che in Sicilia hanno portato alla privatizzazione e quali interessi sono nascosti dietro la gestione privata dell’acqua. Sono state toccate anche altre problematiche, quale la gestione dei rifiuti, la gestione della sanità in Sicilia, la macchina burocratica regionale e le norme sugli appalti pubblici. “Incontri del genere servono a sensibilizzare l’opinione pubblica, -ha detto il portavoce del Forum provinciale, Benedetto Murgano-. Il contatto diretto della gente con chi sta portando avanti battaglie di civiltà sicuramente serve a rinsaldare la fiducia nei propri rappresentanti istituzionali e dare la speranza che malgrado tutto ancora è possibile cambiare in meglio. Infatti –ha aggiunto ancora Murgano-, continua in maniera molto spedita, superiore alle più rosea aspettativa, la raccolta firma per i 3 quesiti referendari proposti dal Forum nazionale per l’acqua. Sono passati circa 20 giorni dall’inizio della raccolta ed abbiamo già superato le 400 mila firme; siamo vicini al numero minimo e riteniamo che entro i termini fissati dalla legge il numero di firme raccolte sarà un segnale forte anche per i politici e la politica che stanno ignorando il problema”.
Giacomo Lisacchi