Aidone. Preavviso di licenziamento per operatori assistenza domiciliare

Aidone. Preavviso di licenziamento per i sette operatori che si occupano del servizio di assistenza domiciliare agli anziani. Il presidente dell’Assomed ha inviato le lettere di preavviso, dopo la comunicazione di prossimo fine servizio arrivata, alla cooperativa, a firma della responsabile comunale del Settore che si occupa di Politiche sociali. E’ infatti in dirittura d’arrivo la convenzione, con scadenza il prossimo 31 maggio, che ha avuto durata triennale e sottoscritta tra il comune di Aidone e la locale cooperativa, nel 2007, che regolava diritti e doveri delle due parti contraenti nell’erogazione del servizio. Oltre agli operatori che resteranno a casa, ci saranno anche 60 anziani, che saranno lasciati all’abbandono senza le prestazioni che questo servizio essenziale forniva quotidianamente. La cooperativa opera sul territorio dal lontano 1997. Dopo una parentesi commissariale di interruzione del servizio, che, per tale fatto, ha visto soccombere il Comune, nella controversia giudiziaria intentata dalla Cooperativa, col pagamento peraltro delle spese legali a carico dell’ente comunale, l’Assomed ha continuato il delicato ed importante servizio fino ad oggi. Nel Sad (servizio di assistenza domiciliare) operano nello specifico cinque assistenti domiciliari, un’assistente sociale e un autista. “E’ una tragedia per noi operatori e per gli anziani assistiti-commenta un operatore- se non sarà più rinnovata la convenzione”. Al preavviso di licenziamento, stante così la situazione, purtroppo seguirà la lettera di licenziamento. Intanto anche i cittadini si stanno mobilitando e danno il proprio contributo nella raccolta di firme avviata per evitare che questo attività socio-assistenziale venga interrotta. Oltre 700 le firme finora totalizzate mentre una richiesta degli operatori della Cooperativa d’incontro con il Sindaco, ad oggi, rimarrebbe senza risposta. Anche gli anziani assistiti si stanno attivando per far sì che non si blocchi il servizio che li ha assistiti in questi anni. L’assistente sociale Renza Cassarino, che coordina il Sad, alla luce della preoccupante situazione, che lascerà senza lavoro gli operatori, con la paventata possibilità di dover far purtroppo le valigie in cerca di un’altra occupazione, commenta:”Sarebbe paradossale che mentre si lavora tanto alacremente, quanto giustamente, per far rientrare una statua, non ci si avvede del fatto che possano emigrare sette famiglie e restare senza assistenza 60 anziani”.
Angela Rita Palermo