Villarosa. Proteste per riforma Germini

Villarosa. Non si placa la protesta della scuola villarosana stretta nella morsa della riforma Germini. Contro i tagli, ieri, a Palazzo di città, si sono autoconvocati il presidente del Consiglio d’istituto, i consiglieri ed una folta rappresentanza di docenti e genitori. L’argomento della discussione ha riguardato “le allarmanti notizie che filtrano dagli ambienti dell’amministrazione scolastica e che hanno un unico denominatore: razionalizzare i servizi scolastici attraverso esclusivamente i tagli di spesa”. In una lettera inviata all’Ufficio scolastico regionale e provinciale, ai sindacati della scuola di Cgil, Cisl e Uil, al dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “De Simone” e al presidente del Consiglio comunale, gli autoconvocati dichiarano “di opporsi con forza ad una politica indiscriminata di tagli di spesa”. “Una politica –si legge nella nota- che magari produrrà qualche piccolo risparmio, ma sicuramente causerà nuova disoccupazione intellettuale, deperimento dell’offerta formativa, degrado culturale ed interruzione di tutti i processi di integrazione scolastica a carico dei soggetti più deboli con la conseguenza di una sostanziale diminuzione dei diritti di cittadinanza e la riduzione sostanziale del diritto allo studio”. Si dicono “disponibili, perciò, ad opporsi con una serie di iniziative che metteranno in campo, allo scopo di difendere i livelli di vivibilità di una provincia martoriata nelle sue speranze di sviluppo economico e violata dei suoi diritti civili fondamentali”. Quindi chiedono: “La non riduzione del tempo pieno; la non attivazione di pluriclassi con più di due classi; il mantenimento del corso di indirizzo musicale; il mantenimento di un organico d’istituto ( compreso il sostegno) che consenta di dare risposte ai bisogni educativi essenziali e speciali”. A tale riguardo, intanto, sono stati convocati d’urgenza il Consiglio d’Istituto, un’assemblea di genitori e personale scolastico e il Consiglio comunale.
Pietro Lisacchi