Valguarnera. I programmi dei candidati a Sindaco

Valguarnera. Cinque liste con ben 75 candidati e 10 assessori designati, una enormità per un paese che conta poco più di 5000 votanti. Mai la frammentazione è stata così accentuata, frutto di acerrime rivalità e divisioni tra persone, tra partiti e tra militanti degli stessi partiti di centrodestra e centrosinistra, lotte fratricide e senza esclusioni di colpi. Nessuna formazione infatti, si può ritenere sganciata dai partiti. Partiamo da Santi Di Fede sindaco: Lista“Primo progetto per Valguarnera”. Di Fede, 44 anni, agronomo ed esperto in politiche comunitarie, è a capo di una coalizione civica di cui fa parte il PD di Bersani e il movimento “Rinascita”. Ha avviato la sua campagna elettorale, affermando: “Credo che in questo momento ci sia bisogno di un forte cambiamento. Mi muoverò a 360 gradi, curandomi delle problematiche legate al lavoro, sfruttando soprattutto le occasioni offerte dall’Unione Europea.”. Nella lista presente una sola donna e 3 consiglieri uscenti Scarpaci, Scozzarella e Trovato. Lista di Sebo Leanza sindaco: “Per Valguarnera”. Leanza 55 anni, impiegato presso l’Ausl di Enna, è un politico di lungo corso. Più volte sindaco della città tra gli anni ’80 e ’90, in questa legislatura è stato consigliere comunale del PD. “Siamo orgogliosi –afferma- di avere raggiunto questo primo traguardo, avere coinvolto giovani, donne, professionisti e tante persone fortemente motivati a vincere per ridare speranza alla nostra collettività”. In campo 5 donne e un consigliere uscente Arcuria. Consuelo Mazzucchelli sindaco: è la più giovane, ha appena 32 anni. Laureata in scienze politiche è una neofita della politica. La sua è una scommessa vera e propria, è scesa in campo per portare una ventata di novità: “La motivazione –afferma- viene dettata dal momento delicato che il mio paese sta affrontando, dalla consapevolezza di voler creare una nuova classe dirigente pronta a prendere il testimone per un percorso innovativo.” In campo 4 donne, nonché 2 consiglieri uscenti e 2 ex assessori. Pippo Capuano sindaco: “Cambiare si può”, ha 59 anni ed un passato politico di consigliere ed assessore nella DC. Anche per lui è una scommessa: “Il desiderio –afferma- di cambiare il pietoso stato attuale, la volontà di spendersi seriamente e personalmente per riformare un paese che negli ultimi anni ha vissuto un declino inesorabile.” Annovera tra le sue fila tre donne e due consiglieri uscenti: l’ex presidente del consiglio Carmelo Auzzino e Enrico Platania. Terenzio Bentivegna sindaco: “società, ambiente, territorio”: oltre che con una lista civica si presenta pure con l’emblema del suo partito il PdL. Medico 63/enne, è stato il fondatore di Forza Italia in paese e vanta una breve esperienza come consigliere provinciale. Di lui ha parlato recentemente l’ex vicesindaco Dario Maugeri: “di meglio non ci poteva essere- afferma- visto che stiamo parlando di un professionista serio, capace e scrupoloso.” L’età media della lista al consiglio è di appena 37 anni. In campo 4 donne, 3 consiglieri uscenti e due ex assessori: Telaro e Maugeri.
“Cambiare si può: Capuano Sindaco”: Carmelo Auzzino, Cinzia Barbarino, Paolo Chessari, Roberto Crupi, Giuseppe De Francisci, Alessia Di Marco, Paolo Fabiano, Angelo Ferraro, Michele Pera, Enrico Platania, Tommaso Maenza, Luca Mancuso, Rosalinda Martorana, Filippo Roccazzella e Fortunato Ruscica.
Assessori designati: Cristofero Bentivegna impiegato e Felice Mancuso impiegato.

“Primo Progetto per Valguarnera, Santi Di Fede Sindaco”: Ruben Arena, Luca Bonanno, Ettore Bruno, Mario Bruno, Giorgio Denaro, Alfonso Di Vincenzo, Roberto Draià, Vincenza Gallina, Antonello Lo Presti, Umberto Matarazzo, Giuseppe Mazzagatti, Salvatore Profeta, Marco Scarpaci, Enrico Scozzarella e Alfonso Trovato.
Assessori designati: Franco Palermo impiegato e Valerio Ferro Allodola studente.

“Società Ambiente e Territorio” Erenzio Bentivegna sindaco: Accorso Maurizio, Arena Gaetano, Bevilacqua Cristofero, Di Gregorio Luciano Eleno, Di Maria Salvatrice, Di Vincenzo Serafino, Dragà Giuseppe, Ferrara Vincenzo, Greco Roberto, Gulino Giovanni Antonio, Maugeri Dario, Oglialoro Giovanni, Parisi Giovanna, Piscitello Giuseppe, Telaro Gaetana.
Assessori designati: Camiolo Filippo agronomo e La Delfa Doriana insegnante.

“Per Valguarnera” Sebo Leanza sindaco: Giuseppe Arcuria ; Carlo Bellone; Primo Cirrincione; Giovanni Cordaro; Carmen Cutrona; Saro Denaro ; Sirio Di Blasi; Ferruccio Fichera; Salvatore Gangemi; Filippa Greco; Giuseppe Interlicchia; Alfio Muratore ; Pier Francesco Oliveri; Giuliana Pelligra ; Giuseppe Speranza;
Assessori designati: Graziella Oliveri docente;- Bloise Rosina Tringale studentessa.

“Consuelo Mazzucchelli” sindaco: Alessandro Floriana, Bentivegna Stefano, Di Sano Roberto, Galante Enzo, Greco Filippo, Liuzzo Scorpo Antonella, Manetta Rosario, Mazzucchelli Rosa, Pelligra Nunzio, Raciti Orazio, Sammarco Salvo, Spinello Francesca, Tallito Giuseppe, Tamè Nino, Tranchina Giuseppina.
Assessori designati: Maenza Francesco imprenditore; Raciti Rosario medico.

I candidati a sindaco:
Ha deciso di scendere in campo dopo trent’anni di silenzi. Pippo Capuano, 59 anni, pensionato regionale, ex dirigente dell’ufficio locale di collocamento, questa volta non ha voluto sentire ragione, ha rotto gli indugi e si è presentato come candidato sindaco, per mettersi al servizio del paese. Lo fa in una lista civica “Cambiare si può” dove sfiderà oltre al suo amico di sempre Sebo Leanza, anche altri quattro candidati che concorrono con lui allo scranno più alto di palazzo di città. “Voglio creare innanzitutto –fa sapere- un clima di pace e di concordia, fare riavvicinare i cittadini a quella che deve essere la casa di tutti, il Comune, rompendo definitivamente con i veleni del passato”. Sa che non sarà facile, ma tentare lo ritiene un dovere, per non sentirsi dire un giorno “te la sei vista da dietro le quinte”. Eppure in passato ha avuto un pedigree politico di tutto rispetto: consigliere comunale della DC per tre legislature dal 1980 al 1992, due volte assessore comunale. Poi per vent’anni ha reciso il cordone ombelicale con la politica attiva e oggi di nuovo in campo, questa volta in prima persona. “la prima cosa che intendo fare- afferma- è quella di ristabilire un clima di serenità ma soprattutto di legalità, troppe cose strane sono successe nell’ultimo periodo, basta leggere le cronache quotidiane, i cittadini non si sentono più sicuri. Un altro è quello della viabilità e dei parcheggi, il paese è nel caos, basta fare un giro a qualsiasi ore del giorno per le strade cittadine per rendersene conto. E’ m io intendimento inoltre creare uno sportello internet per dare la possibilità alla gente di comunicare con gli uffici del comune e col sindaco, non solo per l’ottenimento di servizi ma soprattutto per la segnalazione di disservizi vari”. Si presenta pure lui con una squadra di giovani tra questi tre donne: Cinzia Barbarino, Alessia Di Marco, Rosalinda Martorana, volto nuovi della politica, nonché con l’ex presidente del consiglio comunale Carmelo Auzzino e con il responsabile dell’IDV locale Paolo Fabiano. Come assessori ha designato il geometra Cristofero Bentivegna e il dottor Felice Mancuso. Nel suo programma elettorale sei punti chiave: economia, sviluppo urbanistico, strutture, viabilità, ambiente, educazione, cultura, scuola, volontariato, sevizi, politiche sociali. “La corretta gestione dei conti –afferma- è interesse principale, il Comune ha il dovere di garantire che le spese siano funzionali e adeguate evitando inutili sperperi e spese. Per lo sviluppo urbanistico continua- abbiamo individuato tre aree d’interesse, la prima gli interventi sulle strutture, la seconda la viabilità, la terza l’ambiente. Un altro progetto di grande rilevanza l’avrà la scuola, soprattutto per arginare la piaga della violenza giovanile, per sensibilizzare su tematiche sociali,per curare il senso civico del futuro cittadino. Per le politiche sociali, un buon governo deve avere a cuore le necessità di ogni fascia della popolazione; è per questo nostra intenzione sviluppare politiche sociali non solo in linea con il comune sentimento morale, ma anche prendendo a modello le riforme ritenute più funzionali attuate in altri comuni”.

Santi Di Fede è un nome nuovo nel panorama politico locale, se si eccettua una breve apparizione come assessore designato in una lista civica, nel lontano ’93. Simpatizzante del PD, dopo quella breve esperienza non ha mai avuto però ruoli attivi in politica. La sua designazione a sindaco è stata una sorpresa ed è venuta fuori dopo il ritiro della candidatura già annunciata del consigliere provinciale Pippo Castoro. E’ sostenuto da un’ area politica che fa riferimento a Bersani, oltre che dal movimento politico locale “Rinascita”. Si presenta sotto l’emblema di una lista civica “Primo progetto per Valguarnera”, ed annovera, tra gli altri, come candidati al consiglio 3 uscenti: Scarpaci, Scozzarella e Trovato mentre come assessori designati ci sono l’ex consigliere Franco Palermo ed il ricercatore universitario Valerio Ferro Allodola. In quota rosa, solo una donna, Enza Gallina. Di Fede agronomo 44/enne, vive da tanti anni ad Enna ed è molto legato al suo paese natio. E’ esperto in politiche comunitarie ed ha avviato la sua campagna elettorale affermando che si curerà particolarmente delle problematiche legate al lavoro, sfruttando le occasioni offerte dall’unione europea. Ha accettato la candidatura perché “ crede ci sia bisogno di un forte cambiamento nella gestione politica del Comune” dopo i guasti dell’ultimo decennio. Ed è questo il vero problema, Valguarnera infatti, da paese modello della provincia, per benessere economico e qualità della vita, si trova relegato oggi in fondo alla graduatoria. Ed è appunto il rilancio del paese il suo cruccio, l’obiettivo prioritario del suo programma. Esso si snoda in tre punti fondamentali: la qualità della vita, la qualità urbana e la qualità dell’ambiente. Questi tre obiettivi si diramano a sua volta in nove direttrici: welfare e politiche giovanili,lavoro e imposte, mobilità e infrastrutture, casa, sicurezza, ambiente, patrimonio pubblico, cultura e innovazione. Per il welfare particolare attenzione avranno gli anziani, i diversamente abili, le famiglie in difficoltà economiche, i migranti e gli impianti sportivi, non trascurando il sostegno alle imprese e la lotta al precariato con particolare riferimento alla stabilizzazione dei dipendenti comunali, proprio quella che è a repentaglio in questi giorni: Da anni –afferma- la regione Sicilia ha consentito che moltissimi giovani venissero utilizzati dai comuni e che rappresentano per noi delle risorse insostituibili che vanno stabilizzati a tempo indeterminato con un percorso graduale e nel rispetto dei limiti della finanza pubblica”. Di Fede pone anche la sua attenzione sulla nuova zona artigianale, la riqualificazione di contrada Marcato, la realizzazione di impianti fotovoltaici, l’illuminazione della circonvallazione, il miglioramento del sistema viario interno, il completamento delle incompiute come l’asilo nido, il centro polivalente. Ma ha tre priorità in caso di elezione: “Se sarò eletto- conclude- come primi provvedimenti ci sono la pulizia delle strade, l’arredo floreale e il potenziamento dell’illuminazione pubblica, uniti alla realizzazione di spazi per i bambini e per gli anziani, oltre a quelli destinati per il verde pubblico. Provvedimenti ormai diventati inderogabili.

Terenzio Bentivegna, un medico prestato alla politica. Non ha saputo resistere e dire no, quando un folto gruppo del suo partito il PDL, unito ad amici fidati, l’hanno chiamato per candidarlo a sindaco della città, anche se da parecchi anni, per scelta personale o per altro, aveva preferito prendere le distanze dalla politica attiva, dedicandosi esclusivamente alla professione di medico. La sua candidatura ha spaccato però sia il PDL che la coalizione di centrodestra, non per veti sulla persona ma per le modalità di scelta. Esponenti di rilievo hanno preferito, dopo laceranti polemiche andare per altri lidi. Bentivegna, 65 anni ben portati, è stato a Valguarnera uno degli antesignani di Forza Italia nonché uno dei più convinti estimatori del Cavaliere, tanto che fu proprio lui a volere a metà anni 90’, la nascita della sezione politica locale. Ha maturato agli inizi, anche una breve esperienza come consigliere provinciale, poi dopo qualche fugace apparizione, un lungo silenzio politico. Ora la ridiscesa in campo con “l’obiettivo dichiarato di invertire il processo di declino demografico, economico, sociale e ambientale in corso da troppi anni a Valguarnera e con l’imperativo categorico di trasformare il comune da città dei bisogni a città delle opportunità.” Per dare piena attuazione al suo progetto si presenta con due simboli: quello della lista civica “società, ambiente e territorio” e quello del PDL, designando come assessori l’agronomo Filippo Camiolo e l’insegnante Doriana La Delfa. Punti di partenza del programma elettorale, i bisogni da soddisfare e i vincoli determinati dalle risorse disponibili: “Questi riferimenti ci sono ben presenti –afferma Bentivegna- perché non vogliamo enunciare sogni impossibili, ma elencare un’insieme di proposte coerenti e soprattutto realizzabili, che diano un volto nuovo e nuove speranze ai cittadini. Cercheremo di utilizzare le risorse disponibili in modo razionale, favorendo iniziative di investimento sostenibile, biocompatibile e con tecnologie innovative.” I punti più salienti sono: l’ampliamento del territorio comunale, considerato che con i suoi 932 ettari, per estensione è il comune più piccolo della provincia; il ripristino della gestione pubblica del servizio idrico, la promozione della raccolta differenziata; la rimodulazione dei criteri di imposizione delle tasse e tributi comunali, l’istituzione della consulta delle associazioni, i piani di zona con fondi europei, l’incentivazione di iniziative lavorative giovanili. Ci sono pure problemi urgenti per i quali il candidato pone la massima attenzione: “ Come primi provvedimenti che prenderò in caso di elezione- conclude- c’è quello della salvaguardia dell’ambiente urbano che consiste in una pulizia straordinaria e della messa in sicurezza delle strade, delle piazze, dei giardini a cui non si può più derogare; la ricognizione delle risorse umane del Comune e delle mansioni svolte al fine di una corretta pianificazione delle stesse; la programmazione con l’ufficio tecnico di due –tre bandi, per affidare ad opportune E.S.Co la gestione del servizio energetico di tutto il Comune, chiedendo come contropartita utili servizi sociali, più la garanzia della ottimizzazione dei costi di gestione”.

Sebastiano Leanza, consigliere comunale uscente del PD, a 55 anni tenta una nuova scalata allo scranno più alto di città. Politico di livello è stato sempre al centro del proscenio da 30 anni da sindaco, assessore o consigliere comunale di opposizione come nella presente legislatura. Sindaco democristiano tra gli anni ’80 e ’90 passa alla Margherita e quindi al PD. Nel bene e nel male nella suo essere politico, ha lasciato sempre parlare di sé. Ha voluto ripresentarsi –va ripetendo- “per ridare corso alla buona politica dopo gli anni bui del recente passato, per dare risposte alle attese dei cittadini, per garantire un’amministrazione che crede innanzitutto ai valori dell’efficienza, dopo i risultanti alquanto deludenti dei precedenti governi cittadini” Per farlo ha varato la lista civica “per Valguarnera” area centrosinistra, ha scelto una squadra di giovani o di esordienti in politica come i due designati assessori, la professoressa Graziella Oliveri una vita nel sociale e la studentessa universitaria Rosina Bloise in Tringale, una ragazza di origine calabrese che vive col marito da poco a Valguarnera. Entrambe mai impegnate in politica. Inoltre con qualche eccezione come per Arcuria, Bellone e Cirrincione con qualche legislatura sulle spalle, per il resto è giovane la squadra dei candidati consiglieri, tra questi Carmen Cutrona, Giuseppe Speranza, Pier Francesco Oliveri, Giuliana Pelligra, Giuseppe Interlicchia, Sirio Di Blasi. Tra gli obiettivi programmatici per Sebo Leanza in caso di elezione ci sono: il risanamento dei debiti, l’organizzazione dei servizi municipali, l’utilizzazione al meglio del patrimonio immobiliare,la cultura e la formazione, la solidarietà sociale, l’ urbanistica-opere pubbliche e attività produttive, la gestione delle risorse idriche e smaltimento dei rifiuti.”. “Un programma –secondo Leanza- essenziale, realizzabile, senza voli pindarici o la ricerca della luna nel pozzo.” Tra le prime cose a brevissima scadenza, oltre al risanamento del debito comunale di 800 mila euro, ci sono la riorganizzazione dei servizi comunicali; la costituzione di uno sportello unico nel settore dell’edilizia privata e delle altre attività produttive; la costituzione di un ufficio “leggi le leggi” per l’individuazione dei benefici della legislazione regionale, nazionale e comunitaria; un ufficio relazioni pubbliche per rendere più agevole il rapporto del cittadino con l’ente; la drastica riduzione degli incarichi esterni. “Ma sono tante le cose che vogliamo -ribadisce Leanza-. Quello che innanzitutto desideriamo è un’amministrazione che dialoghi efficacemente con tutti i livelli delle istituzioni, che guarda con fiducia ai giovani, che guarda alla sicurezza e alla legalità, che ha come obiettivo la salvaguardia dell’ordine pubblico. Un’amministrazione che guarda agli anziani come ad una risorsa, ad un patrimonio da custodire e valorizzare, che promuove la cooperazione come forma di organizzazione di lavoro. Questa è l’amministrazione che abbiamo in mente e che vogliamo attuare“.

Un giovane talento venuto alla ribalta a 32 anni, in occasione di questa competizione elettorale. Fresca, giovane, solare, decisa, ma soprattutto donna, la prima in assoluto nella storia della città, Consuelo Mazzucchelli di orientamento centrodestra, si sta cimentando per concorrere allo scranno più alto di città. Per lei rappresenta una scommessa, come una rivalsa, in quanto donna: “la politica –afferma- non può e non deve essere una prerogativa di soli uomini” e lo dice in modo convinto, consapevole che quell’essere donna, unito ad una più che discreta preparazione di base, possa rappresentare un valore aggiunto per la risoluzione dei numerosi problemi che attanagliano la sua città. “Mi manca magari un po’ di esperienza –dice- ma non certo la passione e l’impegno che sono due prerogative che contano moltissimo per fare bene”. A 32 anni e con una laurea in scienze politiche, pur disponendo di buone potenzialità per affermarsi a certi livelli nel mondo del lavoro, va ripetendo fieramente, di non essere mai andata a bussare la porta di nessuno, intraprendendo la carriera di agente di commercio, sulla scia di suo padre. Ma quel pallino della politica non l’ha mai abbandonato sin da quando parecchi anni fa fondò, assieme ad altri suoi coetanei, il laboratorio politico “Liberamente” intraprendendo contro le istituzioni una dura battaglia nel segno della “legalità”. Ora ha deciso di scendere in campo in prima persona e lo fa con una lista civica che porta il suo nome “Consuelo Mazzucchelli sindaco”, conta molto sul voto delle donne e di tutti quelli che hanno a cuore le sorti del paese: “Spinta dalla voglia di cambiamento e innovazione orientata alla politica pura fatta di presenza e impegno –spiega in una nota- nasce la mia candidatura a sindaco, fortemente voluta da tutti i gruppi liberi di centrodestra e della società civile. La motivazione primaria viene dettata dal momento delicato che il mio paese sta affrontando, dalla consapevolezza di voler creare una nuova classe dirigente pronta a prendere il testimone per un percorso innovativo che possa affrontare con slancio i problemi da risolvere”. Gli assessori designati sono il medico Rosario Raciti e l’imprenditore Francesco Maenza. Cinque donne nella sua lista per il consiglio comunale. Il suo programma elettorale è particolarmente attento alle problematiche femminili, alle esigenze degli anziani, “ma con uno sguardo accorto –dice- al mondo giovanile con tutto l’entusiasmo di cui sono capace, senza per questo trascurare, viabilità ambiente, territorio, cultura, turismo e tradizioni.” Altrettanta attenzione sarà posta, all’ambito artigianale e industriale, vero fiore all’occhiello dell’imprenditoria valguarnerese. “Se sarò eletta – conclude- priorità assoluta avranno tutte le attività rivolte all’incremento e alla stabilità della occupazione, quale elemento fondamentale del benessere di ogni famiglia, magari attraverso la creazione di un distretto turistico e l’organizzazione di corsi professionali, la stabilizzazione dei precari comunali, secondo le leggi regionali già approvati in commissione”.

Rino Caltagirone