Pesca: Sicilia in prima linea contro regolamento UE

PALERMO – La Sicilia sara’ in prima fila per contrastare il regolamento 1967/2006 sulla pesca nel Mediterraneo, dettato dalla Commissione europea e in vigore da domani. Le nuove regole sono ritenute eccessivamente e ingiustamente penalizzanti per il settore peschereccio siciliano.
“Siamo convinti – spiega l’assessore alle risorse agricole e alimentari, Titti Bufardeci – di riuscire a dimostrare, anche con argomenti scientifici, che le nuove procedure imposte dall’Europa non hanno, in molti casi, una solida giustificazione di tutela dell’ecosistema. La Sicilia ha sempre sostenuto la tesi di uno sviluppo del settore che venga coniugato con la tutela dell’ambiente marino e delle specie ittiche. Ma il dettato di questo regolamento non ci convince per nulla. Vogliamo salvare la tradizione legata ad alcune specie ittiche che sono anche patrimonio della gastronomia siciliana, come il cappuccetto, il calamaricchio e il cicirello. Si tratta di specie che vengono catturate in eta’ adulte”.
Le normative prevedono l’utilizzo di maglie piu’ larghe nelle reti, procedure che renderebbero impossibile, ad esempio, la cattura di parecchie specie ittiche particolarmente diffuse nella marineria siciliana.
Per rispondere con argomentazioni scientifiche al dettato del nuovo regolamento, il dipartimento Pesca della Regione siciliana ha deciso di avviare, con Ispra e Cnr, e in collaborazione con le marinerie locali, una campagna di ricerca per provare l’inefficacia di alcune delle norme contenute nel regolamento comunitario. Proprio questa mattina, si e’ svolta, a Palermo, la prima riunione operativa tra i dirigenti del dipartimento della Pesca e le delegazioni di Ispra e Cnr per definire il “timetable” della ricerca “anti-regolamento”, che partira’ gia’ dalla settimana prossima e durera’ cinque mesi, con analisi e test da Sciacca a Trapani.
La Sicilia andra’ in pressing sull’Unione europea, sostenendo la richiesta del ministro Galan di una proroga per le marinerie italiane, rispetto all’entrata in vigore del nuovo regolamento.
“Appoggiamo l’iniziativa del ministro Galan – ricorda Bufardeci – e stiamo lavorando per essere preparati all’appuntamento autunnale quando, a Bruxelles, si riaprira’ la discussione sul regolamento. In quella sede presenteremo i dati della ricerca”.
Bufardeci partecipera’ alla riunione convocata dal ministro Galan, che il prossimo 8 giugno incontrera’ a Roma tutti gli assessori regionali all’Agricoltura e Pesca.

L’assessore regionale alle risorse agricole e alimentari, Titti Bufardeci, incontrera’, il prossimo 8 giugno alle 14,30 nella sede del Dicastero delle Politiche agricole, il ministro Giancarlo Galan, in occasione della riunione di tutti gli assessori del settore.
Si tratta del primo incontro istituzionale convocato dal Ministro con i responsabili di agricoltura e pesca per le regioni italiane.
“All’ordine del giorno ci saranno i temi legati alla crisi dell’agricoltura – spiega Bufardeci – e verificare le azioni portate avanti dalle regioni nei Piani di sviluppo agricolo e con il Fep, il fondo europeo per la pesca”.
“Di sicuro, dovremo affrontare anche le drammatiche e inique restrizioni imposte ai nostri pescatori – continua l’assessore – con il nuovo regolamento dell’Unione Europea, che come giustamente notano le associazioni di categoria, sembra disegnato sulla pesca oceanica e non sulle capacita’ produttive e operative delle flotte mediterranee e di Italia e Sicilia in particolare”.