Prefetto di Enna ha consegnato medaglie d’oro alla memoria alle 10 vittime della diga di Troina

Troina. Nell’ambito della celebrazione della festa della Repubblica Italiana, tenutasi ad Enna il 2 giugno, sono state consegnate ai parenti le medaglie d’oro al merito civile conferite dal presidente Giorgio Napolitano alla memoria delle 10 vittime dell’esplosione avvenuta il 5 dicembre 1950 nella galleria di contrada Candela, lunga 325 metri, attraverso la quale si entra nella galleria principale Ancipa-Troina-Radicone da dove passa l’acqua che dalla diga Ancipa giunge a Radicone per alimentare la centrale di produzione di energia elettrica. Nella costruzione della diga Ancipa, dal 1949 al 1954, furono 48 i lavoratori morti sul lavoro. Questa galleria di contrada Candela è conosciuta anche con il nome “quarta finestra”. Le 10 vittime alle quali il presidente Napolitano ha conferito alla memoria le medaglie d’oro al merito civile sono: Francesco Paolo Capasso di Messina, i fratelli Amabile e Vito Colarossi di Rocca di Mezzo (Aq), Antonio Muscarà di Palagonia, Giulio Panini di Roma, Luigi Pompeo di Susegana (Tv), Giuseppe Stati di Capistrello (Aq), Carmelo Verducci di Motta San Giovanni (Rc), Benedetto Vergari di Subiaco (Roma) ed Angelico Giovanni Tuccio di Troina. Le autorità presenti sul palco hanno consegnato le medaglie ai parenti giunti di proposito ad Enna dai loro paesi d’origine. C’erano i nipoti dei fratelli Colarossi: Lucio, Vincenzo e Vito Benedetti, Franco, Lucia e Marco Morante ed il pronipote Luca Giuliani. A ritirare la medaglia di Giulio Panini è venuto da Lucca il nipote Riccardo Panini. Sono venuti ad Enna per aver consegnata la medaglia conferita alla memoria di Stati due suoi nipoti di cui uno porta lo stesso nome Giuseppe. Per Capasso c’era la figlia Matilde. A ritirare la medaglia di Verducci sono venute ad Enna le figlie Caterina e Maria accompagnate dal sindaco di Motta San Giovanni, Paolo Laganà. C’era anche figlia di Tuccio, Santa che vive ad Acireale. Dopo la cerimonia di Enna, conclusa nella tarda mattina, i parenti delle vittime si sono diretti verso Troina per andare a vedere la diga Ancipa e partecipare ad una manifestazione tenutasi nel pomeriggio nell’aula magna dell’Iiss Ettore Majorana,a organizzata dal circolo culturale Antonio Gramsci, Legambiente, Cgil, Uil, Pd, Ps, Lista Scorciapino e Pdci e patrocinata dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Troina. Il sindaco Salvatore Costantino ed il presidente del consiglio comunale Giovanni Suraniti hanno rivolto un saluto ai partecipanti alla manifestazione. E’ intervenuto il sindaco Laganà di Motta San Giovanni, un paese di minatori, che ha ricordato che, oltre a Verducci, persero la vita nelle gallerie e nei cantieri delle diga Ancipa altri 10 suoi concittadini. Pino Scorciapino ha detto che quegli anni di duro e pericoloso lavoro, dove operai e tecnici provenienti da ogni angolo d’Italia si ritrovano insieme, hanno contribuito alla formazione dell’identità nazionale. Basilio Arona ha illustrato le vecchie foto che riproducono le immagini dei funerali delle vittime di 60 anni fa e dei cantieri della diga Ancipa. Marco Morante, nipote dei Colarossi, ha precisato che quei 10 operai e tecnici sono morti non tanto per un incidente sul lavoro, ma nel tentativo eroico di salvare la vita dei compagni di lavoro sacrificando la propria. Riccardo Panini ha insistito molto sulla necessità di conservare la memoria di quella tragica vicenda, perché basta un salto di generazione per cancellarne il ricordo. Nino Campione, un anziano minatore troinese che ha conosciuto molte delle vittime di quell’esplosione di 60 anni fa, ha ricostruito i momenti più drammatici dei soccorsi. Silvestro Livolsi ha suggerito di trasformare la memoria di quegli eventi tragici legati alla costruzione della diga in uno strumento di formazione delle nuove generazioni. Franco Ciniglia, tecnico dell’Enel, ha detto che esperienze come la costruzione della diga Ancipa lasciano segni tangibili nella memoria collettiva. Fabio Venezia ha detto che l’idea di chiedere un riconoscimento per i caduti sul lavoro durante la costruzione della diga è maturata nell’estate del 2007 quando da Montebelluna venne a Troina Renata Piazzetta, per vedere il luogo dove era morto per un incidente sul lavoro suo padre Antonio il 15 gennaio 1952. “I 48 lavoratori morti sul lavoro nella costruzione della diga Ancipa hanno per urna il grande cuore di Troina”, è stato detto a conclusione della manifestazione.

Silvano Privitera

La foto si riferisce all’incontro di Troina, tenutosi nel pomeriggio di mercoledì 2 giugno nell’aula magna dell’IISS Ettore Majorana, con i parenti dei lavoratori morti per l’esplosione nella galleria Ancipa-Troina-Radicone il 5 dicembre 1950. In mattinata ad Enna avevano ricevuto la medaglia conferita dal presidente Napolitano alla memoria