A Ragusa convegno internazionale “Nel mondo di Ade”

Ragusa. Dalla cerimonia funebre per una principessa indigena a una lettura traversale degli spazi e dei costumi funerari; dalle testimonianze consegnate dal mare – con i rituali sacri nella vita di bordo – ai contributi della medicina legale, fino ad arrivare ad un’indagine sulle pratiche funerarie per gli infanti nella protostoria e nell’età greca della sicilia.

Quanto ci è dato sapere del leggendario mondo di Ade, e del suo senso di eternità che lega indissolubilmente scomparsi e superstiti? Domande, risposte e approfondimenti arriveranno da una tre giorni di confronto che ha i contorni di un viaggio indietro nel tempo, tra l’ VIII e il IV secolo a.C., nella culla di millenari riti funebri, di cui abbiamo preziose testimonianze. Un parterre d’eccezione, formato da archeologi, studiosi e docenti di fama internazionale, sarà presente dal 6 all’8 giugno, al convegno “Nel mondo di Ade. Ideologie, spazi e rituali funerari per l’eterno banchetto (VIII-IV secolo a.C.)”, promosso dalle Soprintendenze ai Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta e Ragusa – rispettivamente dirette da Rosalba Panvini e Vera Greco – in collaborazione con SiciliAntica – Associazione per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali – sedi di Ragusa e Gela, presieduta a livello regionale da Giuseppe Lo Porto.

Un’occasione più unica che rara per fare il punto sul tema delle “città dei morti”, le necropoli, che ancora oggi divide e affascina, benché «da decenni in Sicilia non se n’è più parlato con la dovuta attenzione – spiega la sovrintendente Panvini – è stato questo il motivo che ci ha convinto a riunire oltre 40 relatori di fama mondiale, che apriranno le porte di queste realtà millenarie, approfondendo i rituali di deposizione, delle sepolture infantili, di quelle ad inumazione o ad incinerazione dalla tarda età del ferro in poi».
La tomba, dunque, nel suo valore ancestrale di “casa del defunto”, curata sia nell’architettura che negli arredi: verranno presentati i casi più importanti a noi pervenuti, legati a quel passaggio tra i due mondi, visto come un viaggio che il defunto compiva scortato da spiriti infernali, accompagnato dai beni più personali e preziosi, come gioielli, armi, oggetti della sua vita.

La prima delle tre giornate di lavori – domenica 6 giugno a partire dalle 9.00 – si svolgerà al Palazzo Garofalo di Ragusa (Corso Italia, 87), lo spazio appena ristrutturato e destinato a Museo della Cattedrale che fino al 28 giugno ospita la mostra multimediale “Elmi per gli uomini, per gli dei”, organizzata dalla Soprintendenza di Ragusa insieme con il Pergamon Museum di Berlino e in collaborazione con Emergency e che vede esposti antichissimi cimieri fra cui quelli ritrovati nei mari siciliani e custoditi nei musei di Ragusa, Camarina e Gela. Ai saluti introduttivi della Soprintendente dei Beni Culturali e Ambientali di Ragusa, Vera Greco e del presidente Sicilia Antica di Ragusa Giovanni Bellina, seguiranno i lavori con inizio alle ore 10.00, aperti dall’archeologo Giovanni Di Stefano (Soprintendenza Ragusa).

«Crediamo nella sinergia fra le Soprintendenze – sottolinea la Greco – per mettere in rete le risorse, nel contributo alla promozione di associazioni culturali come Sicilia Antica e siamo orgogliosi di aprire a studiosi e colleghi italiani e stranieri le porte della mostra-evento dell’anno, frutto di una storica collaborazione fra la soprintendenza iblea e il celebre Pergamon di Berlino».
La due-giorni proseguirà al Palazzo Pignatelli di Gela (Corso Vittorio Emanuele): alle 9 di lunedì 7 giugno è previsto lo spostamento al sito archeologico di Sofiana a Mazzarino: una “statio” di epoca tardo-romana che racconta una lunga pagina della storia della Sicilia granaria che fu “nutrice di Roma”, citando Catone.

Le tombe hanno restituito lucerne, piatti in sigillata africana, incensieri, orecchini, collane, oggi in parte esposti al Museo di Gela: un sito tornato agli antichi splendori grazie all’intervento dei giovani dell’Istituto secondario superiore “Carlo Maria Carafa” di Mazzarino – diretto dal preside Giuseppe Miccichè – e al G.A.I. (Gruppo archeologi di’Italia) di Piazza Armerina, che hanno interamente ripulito l’area archeologica per renderla fruibile in questa giornata.
Un’iniziativa nata dal protocollo di legalità siglato dalla Soprintendenza di Caltanissetta – Servizio per i Beni archeologici diretto da Carla Guzzone – l’Istituto “Carlo Maria Carafa” di Mazzarino, l’Ispettorato ripartimentale delle foreste di Caltanissetta, l’Hotel Alessi di Mazzarino, SiciliAntica, con la supervisione della Questura di Caltanissetta – diretta da Guido Marino – il Comando dei Carabinieri di Caltanissetta diretto da Giuseppe D’Agata e la Stazione di Mazzarino coordinata dal capitano Pasquale Saccone. Alla giornata saranno presenti l’Azienda provinciale Foreste demaniali di Caltanissetta e la Provincia Regionale, con il suo presidente Pino Federico e l’assessore alla Cultura Pietro Milano. Alla convention scientifica di Gela – curata dall’Associazione SiciliAntica di Gela presieduta da Stefania Picone – hanno collaborato il Lions di Gela presieduto da Salvatore Migliore, l’Università di Catania – Facoltà di Lettere (preside Enrico Iachello e Sergio Guglielmino), il Corso di Laurea per la formazione di operatori turistici (prof. Dario Palermo), la Raffineria di Gela.
«Testimonianza a’ fasti eran le tombe, ed are a’ figli; e uscían quindi i responsi de’ domestici Lari, e fu temuto su la polve degli avi il giuramento: 100 religïon che con diversi riti le virtú patrie e la pietà congiunta tradussero per lungo ordine d’anni».
Dei Sepolcri, Ugo Foscolo

IL PROGRAMMA – Domenica 6 Giugno
Museo della Cattedrale – Palazzo Garofalo
C.so Italia, 87- Ragusa

ore 9,00 SALUTI DELLE AUTORITA’
Vera Greco
Soprintendente dei Beni Culturali e Ambientali di Ragusa
Giovanni Bellina
Presidente Sicilia Antica di Ragusa
ore 10,00 APERTURA DEI LAVORI
Giovanni Di Stefano – Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Ragusa – Università della Calabria
Suoli funerari e generazioni nella Sicilia greca. Il caso di Camarina
ore 10,30 Massimo Cultraro – CNR-IBAM – Catania
Vite spezzate: appunti per un’indagine sulle pratiche funerarie dei bambini nella protostoria siciliana
ore 11,00 Eleonora Pappalardo – Università degli Studi di Catania
Onorare i morti per celebrare i vivi: rhyta e libagioni tra Oriente e Occidente
ore 11,30 Madeleine Cavalier – Archeologa
Concetta Giuffrè Scibona – Università degli Studi di Messina
Assunta Sardella – Maria Grazia Vanaria – Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Messina
Lipari: ideologia e rituali funerari fra Demetra e Dionysos
ore 12,00 Giovanna Bacci – Piero Coppolino – Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Messina
Necropoli di Abakainon. Tipologia sepolcrale ed epitymbia
ore 12,30 Umberto Spigo – Museo Archeologico Regionale di Camarina
La pittura vascolare siceliota e le ideologie funerarie: per una rivisitazione di problemi
ore 13,00 Carmela Bonanno – Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Enna
Nuove indagini nelle necropoli ennesi
ore 15,30 RIPRESA DEI LAVORI
Maria Amalia Mastelloni – Museo Interdisciplinare Regionale di Messina
Materiali e sepolture: variazioni nei gruppi umani e nei rituali funerari a Messana tra VI e IV sec. a.C.
ore 16,00 Alessandra Castorina – Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Enna
Ade a Herbessos: osservazioni su topografia, tipologie funerarie e riti delle necropoli di Montagna di Marzo
ore 16,30 Mario Cottonaro – Università degli Studi di Messina
Rosario Patanè – Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Enna
Primi risultati dalle indagini nella necropoli alle pendici Nord di Agira
ore 17,00 Alessandra Granata – Università degli Studi di Messina
Ideologia e riti funerari tra villanoviano e orientalizzante. La necropoli della Capriola di Bolsena (Viterbo)
ore 17,30 Marco Camera – Università degli Studi di Messina
Terravecchia di Grammichele. La documentazione della necropoli di Casa Cantoniera