Ribaltoni al Consiglio comunale di Troina

Troina. Cambia la composizione del consiglio, dopo quello che è successo nel consiglio comunale di venerdì con l’approvazione della mozione sul Prg presentata dal consigliere Alfredo Di Muni (Udc) e sottoscritta dai consiglieri Barbirotto Salvatore (Lista Scorciapino), Walter Giuffrida (Ps), Fabio Siciliano (Pdci) e Fabio Venezia (Pd). I rapporti di forza tra il centrosinistra, che è maggioranza in consiglio potendo contare su 11 consiglieri, e il centrodestra (Mpa, Udc e Pdl), che è minoranza con 9 consiglieri, cambiano a favore del centrosinistra. Da venerdì il centrodestra può fare affidamento su 8 consiglieri perché non è più pensabile che Di Muni resti nell’Udc, dopo la sua risposta alle cose dette dell’assessore Luigi Ruggeri dell’Udc che ha dichiarato di prendere le distanze dall’iniziativa di Di Muni ed ha annunciato la decisione dell’Udc di sospenderlo dal partito. Di Muni ha risposto con parole dure come pietre alle dichiarazioni di Ruggeri: “Ringrazio pubblicamente l’Udc per avermi sciolto da queste pesanti catene. Da oggi in poi sono libero e non porto il cervello all’ammasso”. E’ un duro colpo all’immagine dell’Udc, che vede diminuire il suo peso ed il suo potere di contrattazione all’interno della coalizione di centrodestra sulla quale si regge l’amministrazione del sindaco Salvatore Costantino. All’interno dell’Udc non deve essere una posizione isolata quella di Di Muni, che non vuole un Prg blindato e chiede di aprire un dibattito pubblico sul Prg, se c’è il geometra Giuseppe Giachino (Udc), nella tra i tecnici del comitato dei liberi professionisti che chiede le stesse cose Di Muni. Giuseppe Giachino è stato candidato al consiglio comunale nella lista dell’Udc nelle elezioni comunali del 2008. Di Muni ritiene che il Prg del paese non possa essere definito da poche persone. Anche alla precedente amministrazione di centrosinistra, quella del sindaco Angelo Trovato, Di Muni muoveva la stessa critica da cittadino e tecnico perché non era consigliere comunale nella precedente consiliatura 2003-2008. Di Muni ha in più occasioni manifestato il sospetto che siano le stesse persone a blindare il prg e a non volere aprire alcuna discussione pubblica allargata alla società civile, ora sotto l’amministrazione di centrodestra Costantino ed allora sotto l’amministrazione di centrosinistra Trovato. Il consiglio comunale ha approvato la mozione Di Muni con 10 voti a favore e 6 contrari. Hanno votato a favore della mozione, che impegna l’amministrazione comunale ad aprire un dibattito pubblico sul Prg tra le forze culturali sociali ed economiche della società civile, prima che il consiglio comunale l’adotti, oltre allo stesso Di Muni, i consiglieri di centrosinistra: Salvatore Barbirotto, Walter Giuffrida, Serafino Impellizzeri, Silvestro Miraglia, Fabio Siciliano, Salvatore Trovato Salinaro, Giovanni Suraniti e Fabio Venezia. Hanno votato contro i consiglieri di centrodestra: Filippo Cantale, Giuseppe Costanzo, Giuseppe Di Fini, Antonio Inzinga, Sandro Mascali e Gianfranco Schinocca.

Silvano Privitera