Regalbuto: si incatenano gli operatori ecologici ed iniziano lo sciopero della fame

Gli operatori ecologici di Regalbuto hanno occupato la sala consiliare del Comune e sono in sciopero della fame da ieri mattina. L’azione di protesta è scattata alle 8 del mattino, alla fine del turno di lavoro, cominciato 5 ore prima. A conclusione del servizio gli operatori hanno deciso, insieme al rappresentante sindacale Enzo Zingale, di incatenarsi ad oltranza all’interno della sala consiliare e sono entrati in sciopero della fame. Le ragioni della protesta sono legate al momento di difficoltà che sta attraversando Siciliambiente, che non ha pagato ai lavoratori i salari degli ultimi tre mesi. Nonostante i comuni abbiamo trasferito le somme all’ATO Enna Euno, queste non sono mai arrivate ai lavoratori, dato che la società concessionaria del servizio rischia la liquidazione, nonostante nelle scorse settimane i sindaci e i vertici della società abbiano cercato di trovare delle soluzioni per evitare il fallimento e risolvere il delicato problema dei debiti pregressi. I lavoratori esasperati dal mancato pagamento dei salari hanno deciso di ricorrere a un gesto clamoroso. Tutti gli operatori ecologici lamentano delle gravi difficoltà per le proprie famiglie. A molti di loro è stata interrotta l’erogazione dell’acqua a causa delle bollette non pagate ed è stata dimezzata la corrente elettrica. Questo si aggiunge alle evidenti difficoltà di approvvigionamento dei beni di sussistenza primaria. “I lavoratori sono arrivati al limite” – ci ha detto Enzo Zingale, rappresentante provinciale della Confsal – “Vogliamo delle risposte e vogliamo che questa situazione di incertezza finisca. Si pretende che le strade siano pulite, ma nessuno paga i salari. Non si può andare avanti così”. Gli operatori sono decisi a portare avanti la protesta fino a quando non riceveranno risposte certe sul proprio futuro e sui tempi di pagamento dei salari arretrati. Durante il pomeriggio i lavoratori si sono incontrati con il Sindaco Gaetano Punzi. I comuni attraversano un momento difficile e non è facile anticipare tutte le somme, quindi sembra che non si riuscirà a risolvere la situazione in tempi brevi. Intanto si aspettano risposte dall’ATO Enna Euno e da Siciliambiente, per capire se si possa trovare una soluzione alla situazione. “Non ce ne andremo di qua finchè qualcuno non ci darà una risposta certa”, questo è quello che si sente da parte di tutti gli operatori ecologici, che sembrano intenzionati a prolungare il clamoroso gesto almeno fino al pagamento dei salari arretrati.
Maria Cristina Roccella