Presentato a Troina il libro di Gaetano Zito “Storia delle chiese di Sicilia”

Troina. La manifestazione culturale organizzata dal circolo culturale “Antonio Gamsci”, che si è svolta nell’aula magna dell’IISS Ettore Majorana, è stata un evento che, per le sue modalità, ha riassunto in una equilibrata fusione la presentazione del libro “Storia delle chiese di Sicilia” di Gaetano Zito, di cui ne hanno parlato Silvano Privitera e Fabio Venezia, e l’incontro con l’autore che, per l’occasione, ha tenuto una lezione magistrale seguita con molta attenzione ed interesse da più di un centinaio di persone. Per Silvano Privitera il libro di Zito costituisce una lettura obbligata per gli studiosi della storia della Sicilia osservata dal punto di vista della presenza cristiana nell’isola nel corso di due millenni. E’ una lettura utile anche per quanti, a diverso titolo, operano dentro questa grande istituzione che è la chiesa cattolica. Zito ricostruisce la storia della presenza cristiana in stretta connessione con le vicende storiche dell’isola. Fabio Venezia ha parlato dell’articolazione del libro, che si apre con un corposo saggio Zito e contiene saggi di altri autori che ricostruiscono la storia di ognuna delle 18 diocesi dell’isola. Sono due i periodi cruciali della presenza cristiana dell’isola: l’XI con la venuta dei Normanni e la ridefinizione dei confini delle diocesi all’inizio del secolo XIX. I Normanni scelsero Troina come sede del primo vescovato istituito in Sicilia, che poi trasferirono a Messina. Zito, docente di storia della chiesa e preside del Studio Teologico San Paolo di Catania, ha detto che “la storia delle chiese di Sicilia non è la storia di una categoria di persone, ma è la storia del popolo cristiano di Sicilia”. Una delle questioni cruciali della storia delle chiese di Sicilia è quella della Legazia Apostolica, il privilegio concesso nel 1098 dal papa Urbano II al Conte Ruggero il normanno, che poneva la chiesa cattolica in condizioni di subordinazione rispetto al potere politico. Con questo privilegio, il conte Ruggero nomina i vescovi in Sicilia e a lui dovevano rispondere. A questo privilegio, per 800 anni, non hanno rinunciato i sovrani di tutte le dinastie che hanno governato la Sicilia. Per un lungo periodo, nel secondo millennio, la chiesa ha dovuto difendersi dalle ingerenze del potere politico. Zito ha sottolineato il ruolo degli ordini religiosi nel radicare la presenza cristiana nell’isola e nel mantenerla nel contesto culturale europeo. Basti pensare che nella biblioteca del cenobio San Michele Arcangelo dei monaci basiliani di Troina già nella seconda del Settecento, il secolo della Rivoluzione francese e di quella americana, c’erano tutti i volumi dell’enciclopedia degli illuministi.

(nella foto da sinistra Silvano Privitera, Gaetano Zito e Fabio Venezia)