Fiamma tricolore Aidone ad Amministrazione comunale: bagno di umiltà e dimettersi

Aidone. “C’è grande preoccupazione, per la situazione politico-amministrativa locale, all’interno del gruppo di minoranza”Alessi-Lo Monaco” nonché fra i componenti del crescendo Comitato di base”. Ad affermarlo è Salvino Calì, rappresentante della Fiamma tricolore, in Aidone, dopo una riunione con i succitati soggetti, Aggiunge Calì:”La realtà è sotto gli occhi di tutti. Non si delinea nessuna scelta politica volta a capovolgere una situazione di stallo amministrativa. Le passate elezioni comunali erano state motivo di grande stimolo nella speranza che si sarebbero potuti attuare progetti e sinergie importanti per dare lustro ad una comunità aidonese già sofferente ma speranzosa che il tanto atteso rientro “Acroliti-Argenti “ e poi “Venere” avrebbe influito sull’economia locale”. Per Calì, non si possono ignorare le spaccature interne alla coalizione di maggioranza, così come si è visto peraltro sulla votazione di un emendamento riguardante somme da destinare al consiglio comunale. ”Ad oggi la lista civica “Rinascimento aidonese”, con Gangi sindaco – prosegue Calì – sta solo delineando scenari fallimentari, visto che all’interno della stessa, siamo in presenza di gruppi, partiti lacerati da divisioni interne (Pd) e da singoli soggetti che non dimostrano di avere un quadro politico unitario e nemmeno capacità progettuali ed amministrative efficienti”. Uno strappo che si evidenzia anche con l’isolamento di un componente dell’amministrazione comunale. Rincara Calì: ”Il Pd, nonostante la presenza in giunta di una figura storica del partito stesso, ovvero, Enzo Lacchiana, vicesindaco ed assessore alle Attività produttive, non incide in maniera seria nella vita di governo, continuando a farsi carico di una situazione gravosa ed inaccettabile per tutta la collettività”. Una situazione che dovrebbe far riflettere la coalizione di maggioranza. “Trascorso oramai più di un anno dall’insediamento – conclude Calì – ci si chiede che cosa stanno aspettando i nostri amministratori con la loro maggioranza a fare chiarezza, soprattutto tra le linee del Pd, dove sono stati eletti sei consiglieri comunali e dove vi è pure la presenza di un segretario di partito, che continua a stare in totale silenzio. Stare separati in casa porta solo a manifestare disinteresse e a provocare danni irreparabili nei confronti della propria comunità. A questo punto, bisognerebbe un bagno di umiltà e dimettersi”.
Angela Rita Palermo