Nicosia: Nuovo carcere… Addio!!!

Invasa la città di Nicosia di manifesti fatti affiggere dal Consigliere provinciale, dott.Sergio Malfitano. Una goliardica vignetta (nella foto) dove in calce è scritto: “Mentre il deputato Leanza ed il Sindaco Catania erano distratti…, altri, il finanziamento del nuovo carcere di Nicosia, si portarono via!!! … alla vicina Mistretta”.

  
“Nicosia, che pena mi fai!!! Cosa hai fatto per meritarti alcuni tali politici???”, così scriveva il Consigliere provinciale Malfitano, all’indomani della comunicazione che il Ministero della Giustizia ha “dimenticato” la casa circondariale di Nicosia, secondo carcere della provincia di Enna. Il fatto non poteva che suscitare il disappunto, critiche vengono rivolte sia a destra che a sinistra al “castigatore” provinciale e occupante uno degli scranni alla Provincia di Enna. Questo il commento di Sergio Malfitano, del PdL Siciliana, nei riguardi del locale deputato regionale del PdL e del primo cittadino nicosiano:
“Il Comitato di Sorveglianza, composto dal ministro della Giustizia Angelino Alfano, dal ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e dal Capo della Protezione civile Guido Bertolaso, ha dato il via libera al Piano carceri presentato dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Franco Ionta, nella sua veste di Commissario straordinario all’edilizia penitenziaria: undici nuovi penitenziari e venti padiglioni.
La spesa complessiva stimata per le undici carceri e i venti padiglioni è di 661 milioni di euro, di cui circa 500 milioni provenienti da uno stanziamento “ad hoc” presente nella finanziaria e i rimanenti 161 milioni dai capitoli di bilancio ordinario del Dap e dalla Cassa delle Ammende. Quest’ultima, originariamente prevista per finanziare progetti di recupero sociale, dal 2009 – a seguito di norma approvata nella legge mille-proroghe – è utilizzabile anche per l’edilizia penitenziaria, di fatto modificando un oggetto sociale che aveva una storia ben più lunga dell’attuale legge penitenziaria.
Nel dettaglio, le nuove undici carceri (ciascuna con circa 450 posti), saranno costruite a Bolzano, Pordenone, Venezia, Torino, Camerino, Nola, Bari, Sciacca, Catania, Marsala e Mistretta.
Povera città di Nicosia, che, per anni, aveva coltivato il sogno della costruzione di un nuovo istituto penitenziario, la cui progettazione e realizzazione avrebbe dovuto, necessariamente, tenere conto degli standard interni ed internazionali in materia di architettura delle prigioni!
Infatti, era stata proprio della precedente Amministrazione Comunale di centrodestra, grazie, in particolare, all’instancabile lavoro dell’allora Assessore ai Lavori Pubblici, ing. Calogero Lociuro, l’individuazione e l’approvazione, nel proprio P.R.G., di un’apposita area destinata alla costruzione del nuovo carcere!
Ma, di tutto ciò, quali vantaggi ne avrebbe ricavato la comunità nicosiana?
In primis la dismissione dell’attuale Casa Circondariale, con la evidente possibilità di recupero della restante parte dell’ex Convento dei Padri Cappuccini, ivi annessa la cella di S. Felice da Nicosia – reperto importantissimo da un punto di vista storico e, ancor più, religioso.
Secondariamente, la realizzazione del nuovo penitenziario, avrebbe, di certo, potenziato tutta la serie di uffici ad esso collegati e, conseguentemente, rilanciato, in maniera importante, la pur fragile economia nicosiana.
Purtroppo i 40,5 milioni di euro, preventivati per la costruzione di ciascuno dei quattro nuovi penitenziari siciliani, non si fermeranno a Nicosia ma, bensì, a circa 30 km di distanza, nella più “fortunata” cittadina di Mistretta.
Quindi, pur vantando la presenza di un deputato regionale, assai vicino, politicamente parlando, al ministro Angelino Alfano e di un’amministrazione comunale che, quotidianamente, lancia “ipocriti” proclami di impegni politici finalizzati al rilancio del territorio (quali, ad esempio le realizzazioni di un nuovo parcheggio e di un nuovo ospedale), la nostra cara “decaduta” Nicosia, nel frattempo, viene, ancora una volta, “depredata” ed “umiliata” da situazioni che, viceversa, favoriscono lo sviluppo di altre realtà locali, alcune delle quali, ad oggi, nel loro ambito, paradossalmente, non annoverano alcun deputato regionale o nazionale (quali, per l’appunto, la città di Mistretta).
Per questo nuovo “danno” e “scippo” nei confronti del mio paese, a nome di tutti i miei amati concittadini nicosiani, rivolgo il mio più ri-sentito “GRAZIE” a Lei, Onorevole Edoardo Leanza e a Lei Sindaco Antonello Catania!”.

Per dovere di cronaca sappiamo che il primo cittadino nicosiano nei giorni scorsi ha replicato comunicando che aveva a suo tempo sollecitato – con una lettera – il Ministero competente.