Aidone. Consiglio comunale in adunanza aperta su rientro Venere Morgantina

Ieri sera in Aidone si è consumato un momento di alta democrazia. Su convocazione del Presidente, Pino Di Franco, si è tenuto un Consiglio Comunale in adunanza aperta presso l’Ex Cinema Herbita, sito in Piazza Filippo Cordova, con un solo punto all’o.d.g.: il ritorno della Venere in Aidone. Il rientro della statua da Malibù con i decreti dell’ormai ex assessore regionale ai BB.CC. Armao (nei due decreti – 45 e 46 datati 17 settembre – viene istituito un comitato per l’organizzazione di un grande evento in occasione dell’esposizione della Venere a Palazzo dei Normanni, e una taskforce per cordinare il rientro dall’America e i vari passaggi), sembra allontanarsi nel tempo, ma soprattutto è cresciuto nella popolazione il timore che l’evento celebrato in pompa magna a Palermo neghi ad Aidone e a tutta la provincia di Enna quell’effetto prima-volta capace di influire sulla crescita turistica ed economica del territorio, effetto che non ci si può aspettare da un evento già consumato alla grande altrove.
Da mesi ormai le associazioni e vari rappresentanti dei partiti hanno messo in guardia, inascoltati, l’amministrazione sulle vere intenzioni dell’assessore Armao; la conoscenza dei due decreti ha finalmente aperto gli occhi a tutti e ieri tutti si sono uniti intorno all’unico obiettivo da perseguire senza tentennamenti: la Venere deve tornare in Aidone, direttamente fin dal suo arrivo dall’ America; essa nulla può aggiungere alla grandiosità di Palermo e alla bellezza del Palazzo dei Normanni ma per il nostro territorio può veramente costituire quel trampolino di lancio in cui tutti, anche più scettici, hanno cominciato a credere.
L’incontro si è svolto in un clima di estremo civismo, nonostante il tema all’o.d.g. fosse molto caldo e gli animi tutt’altro che calmi. Nella sala gremita erano presenti tutti i rappresentanti delle associazioni e dei partiti, semplici cittadini e moltissimi giovani. Dopo l’introduzione del presidente è stata data la parola al sindaco. Davanti all’affollatissima platea il sindaco, pur rivendicando la linearità della propria azione e l’impegno profuso per portare a casa i risultati attesi, ha dovuto ammettere la delusione seguita al colpo di coda di Armao che ha varato i decreti alla vigilia del suo passaggio ad altro assessorato, anche se c’era da apettarselo poiché l’azione era la logica conseguenza di quanto lo stesso aveva annunciato nel corso dell’ormai famosa conferenza stampa ad Enna.
I consiglieri, che per due terzi del consesso ormai appartengono all’opposizione, nei loro interventi, com’era prevedibile, sono stati molto polemici nei riguardi dell’amministrazione, ma hanno rivendicato la legittimità della loro azione tesa a farsi portavoce delle preoccupazioni e dei timori della popolazione presso le sedi istituzionali ai vari livelli, senza per questo volere sostituirsi all’amministrazione o scavalcarla nei suoi compiti istituzionali.
Gli interventi numerosi dei rappresentanti della società civile hanno richiamato all’unità di intenti per raggiungere l’unico obiettivo da perseguire compatti; hanno chiesto ai “politici” di porre fine alle polemiche e alla voglia di volere palleggiarsi le responsabilità reciproche, per rimboccarsi le maniche e tutti insieme rivendicare fortemente che finalmente il territorio non sia trattato più da periferia dimenticata ma abbia riconosciuto dalla Regione il giusto ruolo e le attenzioni che merita, e questo non può essere fatto da soli, deve cercarsi anche la collaborazione e la vicinanza delle altre comunità cittadine della provincia e dei comuni viciniori (Raddusa, Mirabella, Caltagirone…), che hanno già espresso solidarientà e voglia di intervenire per difendere l’ interesse comune . E’ stato chiesto di investire del problema direttamente il presidente della Regione Raffaele Lombardo, ricordandogli le promesse profuse lo scorso anno in occasione del rientro degli Acroliti.
Tutti gli intervenuti comunque si sono detti convinti che se la risposta della Regione non dovesse essere positiva si metteranno in atto clamorose azioni di protesta a cui parteciperà tutta la popolazione, che già in molte occasioni ha saputo dimostrare di essere capace di muoversi unita per reclamare i propri diritti; come è stato riconosciuto, ormai da tutti, dalle proteste degli aidonesi, che rivendicavano la restituzione della Venere e degli Acroliti, ha preso avvio quel processo virtuoso che oggi sta riportando a casa i molti importanti reperti restituiti dai musei americani.
Era presente il Consigliere Provinciale e presidente della seconda Commissione, il dott. Miroddi che più volte in questi ultimi mesi si è occupato del problema, che ha annunciato di volere organizzare un nuovo incontro al Consiglio provinciale con tutti i rappresentanti delle istituzioni provinciali e regionali e con i deputati e senatori che ci rappresentano a Roma e a Palermo per affrontare una volta per tutti il problema.
Tutti, con amarezza, hanno dovuto convenire che in questa vicenda i deputati regionali e i parlamentari nazionali, eletti con i voti della provincia, si sono distinti per l’assenza, l’indifferenza e il silenzio.

F. Ciantia