Discarica di Dittaino inserita nel piano regionale dei rifiuti. Proteste a vuoto?

Enna. Il Comitato per la valorizzazione del territorio della valle del Dittaino invita gli agricoltori a non abbassare la guardia ed a opporsi a decisioni già prese nelle sedi istituzionali, questa la comunicazione all’indomani della presentazione del piano regionale dei rifiuti:

“Esprimiamo profondo stupore nel constatare che la sbandierata “rinuncia” al progetto di costruire un’enorme discarica di rifiuti nella Valle del Dittaino non ha avuto alcun seguito nelle sedi istituzionali. Viene meno la dovuta fiducia in chi, dall’alto peraltro di importanti ruoli di responsabilità dell’associazionismo industriale, si è elevato su uno scranno dal quale ha ritenuto di potere esprimere gratuiti ed impropri giudizi su chi, come noi, ha la sola colpa di volere difendere un territorio già martoriato dalla storia più e meno recente. Ci saremmo, invece, attesi che agli annunci sarebbero seguiti atti e comportamenti di coerenza e dignità rispetto alle parole pronunciate in merito ad un progetto, che, se fosse realizzato, sarebbe peraltro in contrasto con le cosiddette linee-guida del piano rifiuti, ieri presentato ai cittadini siciliani.
Non si coglie, infatti, in un’ottica più che condivisibile di riduzione drastica della produzione di rifiuti “da discarica”, ed in vista dell’altrettanto apprezzabile obiettivo di “evitare lunghi trasferimenti di rifiuti”, la necessità di realizzare un impianto dall’impatto devastante, che, si legge negli allegati al piano, garantirebbe i fabbisogni della provincia di Enna per circa 20 anni.
Lecito domandarsi se siamo in presenza di una lungimiranza degna di ben più prestigiosi palcoscenici o, forse, di un meno nobile disegno di trasformare la Valle del Dittaino nella più grande pattumiera di Sicilia in tempi brevissimi?
L’inquietante silenzio di chi dovrebbe “ritirarsi” e, forse ancor più, gli ostacoli bruscamente frapposti ad un accesso agli atti del procedimento, richiesto da cittadini, legali, associazioni ed organi politici ci induce, nostro malgrado, ad alimentare legittimi dubbi sull’assenza di una trasparenza, che vada al di là dei proclami”.
Conclude il Comitato: “Si invitano, pertanto, i bistrattati agricoltori e tutti i cittadini di Sicilia a non assecondare l’evidente e malcelata intenzione di far scivolare in un silenzio inaccettabile, cui ci opporremo in ogni sede con la forza di chi sa di lottare per una giusta causa, l’inquietante vicenda”.