Aidone – Morgantina. La casa della dea di Malibù

Finalmente, sembra che Aidone possa tirare un sospiro di sollievo e riprendere fiducia. È ufficiale, la Venere rientrerà definitivamente in Aidone, fin dal suo arrivo dall’America. L’atto della Giunta Regionale ha posto finalmente la parola fine a tutti i tentativi più o meno proditori di distrarre l’opera d’arte dalla sua destinazione naturale e quindi permetterle di approdare nella sua casa, il Museo Archeologico di Aidone che per quanto di modeste dimensioni è in grado di ospitarla degnamente.

È questo il momento delle rivendicazione, tutti coloro che in qualche modo si sono spesi per raggiungere questo obiettivo a buon diritto si attribuiscono  la capacità di avere saputo produrre questo importante cambiamento di rotta. E certamente qualcuno sarà stato più convincente degli altri, qualcun altro ha aspettato alla finestra, altri hanno remato contro e ora sono lì a riscuotere immeritati applausi.

Ma oggi quello che conta è il risultato a cui hanno contribuito in maniera determinante tutte le istituzioni che si sono spese: il prefetto di Enna, in primo luogo, il sindaco di Aidone insieme all’intero consiglio comunale, incalzati e supportati dalle associazioni locali, dai partiti  e dall’intera popolazione, la Provincia regionale con il presidente, il neo assessore Maurizio Campo e il consigliere Miroddi che ha tenuto desta l’attenzione sul problema; i deputati che ci rappresentano all’Assemblea Regionale, Colianni , Termine e Galvagno, i deputati Caputo e Eoardo Leanza firmatari (insieme a Colianni,Falcone, Vinciullo)  di una mozione   all’ARS, (arrivata puntuale  il 20 ottobre come promesso nel corso del “Campo Meridiano”), i Consigli Comunali e le amministrazioni dei comuni vicini che hanno accolto con generosità l’appello del C.C. di Aidone, gli organi di informazione e infine, ma non certamente per ultimi, i responsabili diretti dell’operazione: il presidente Lombardo, il neo assessore Missineo, l’architetto Gesualdo Campo, direttore generale dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, il soprintendente Fulvia Caffo e il direttore del Parco Archeologico di Morgantina Enrico Caruso.

Come sottolineato nel comunicato stampa del prefetto,  un ruolo non di secondo piano ha avuto nella vicenda l’ intesa sottoscritta a suo tempo con il Paul Getty Museum che, “nel prevedere il trasferimento diretto della statua nel sito destinato alla sua definitiva allocazione, non sembra lasciare spazio, nonostante le ricorrenti notizie diffuse in tal senso, ad alcuna ipotesi di sosta intermedia”. E una delegazione del Getty domenica sarà in Aidone per un sopralluogo nei locali del Museo che, grazie all’impegno del direttore del Parco Caruso e al contributo economico del Comune di Aidone (i famosi 35.000 euro), è quasi pronto ad accogliere in una nuova sala, grande e luminosa all’uopo allestita, sia gli Argenti che la Venere.

Avere citati tutti coloro che si sono spesi , nella speranza di non averne dimenticato alcuno, non vuole essere atto di piaggeria ma semmai il riconoscimento che è l’opera sinergica di tutte le forze che può portare al risultato, che questa ritrovata comunione non può e non deve sciogliersi  ma da questo momento deve mettere in atto tutte le sue risorse perché la Venere e i suoi, certamente numerosissimi, visitatori, trovino un ambiente accogliente e raggiungibile senza troppi problemi.

Ciascuno degli attori in causa è chiamato a recitare il proprio ruolo con tempestività e generosità, a partire dal Presidente della Regione e dagli assessori preposti, ai responsabili di comune, provincia o meglio province, visto che quella di Catania per ovvi motivi di contiguità  è altrettanto interessata, ai dirigenti dei BB.CC. ai vari livelli, agli enti chiamati in causa come l’ANAS.

Primo grande problema da affrontare senza più indugiare: la VIABILITÀ.

     Bisogna che ANAS, Provincia Regionale, Comune, pongano immediatamente mano alle annose questioni  irrisolte:

  • la SP 4, la cui vergognosa interruzione, presso la galleria nei pressi di Valguarnera,costringe da anni ad arrischiarsi su una strada…una trazzera, quella di Grottacalda, certo per nulla adeguata a reggere il traffico che la percorre;
  • la SS 288 nelle due direttici. Catania-Aidone  interrotta,  ormai da anni, al bivio con Raddusa,  e la  Aidone-Piazza Armerina, che abbisogna degli interventi ordinari che da tempo non vengono messi in atto. In corrispondenza della parte più ricca di curve di questo tratto, da parte della Provincia, era stato promesso il raddoppio nel tratto, ripercorrendo la strada rurale esistente dalla contrada Ciappino alla contrada Corso.
  • tutte le strade intercomunali e interpoderali ormai in condizioni impossibili….
  • I parcheggi e i percorsi di visita indicati da una adeguata segnaletica

      Bisogna cominciare a mettere in atto un progetto di ripristino del decoro urbano che non può risolversi in una episodica operazione di lifting legata all’evento, ma diventare una condizione di sistema. Bisogna che gli amministratori abbiano il coraggio di richiamare i cittadini aidonesi a rifinire tutte le facciate, l’azienda titolare della nettezza urbana e della cura del verde pubblico a fare finalmente il proprio lavoro, responsabilizzare la popolazione a mantenere un decoro urbano che non può sempre  essere imposto dall’alto.

     Bisogna che i due eventi, sia gli Argenti che la Venere, abbiano la giusta promozione  pubblicitaria su tutti i mass media,  giornali, tv, per non ripetere l’esperienza, assolutamente insufficiente ed inefficace della inaugurazione degli Acroliti, di cui neppure i centri vicini ebbero conoscenza. E, nell’era di internet, è auspicabile l’attivazione di siti mirati per fornire una corretta  informazioni a tutto campo.

Tutte le associazioni aidonesi che, nel pomeriggio del sabato, si erano dati appuntamento per organizzare una mobilitazione generale, hanno preso atto della buona notizia, se ne sono rallegrati e hanno ritenuto opportuno di dovere ringraziare tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito  alla soluzione del problema,  il dibattito si è protratto a lungo sull’esigenza di tenere gli occhi aperti e sorvegliare che vengano realizzate tutte le opere di cui sopra e sulla necessità di collaborare con l’amministrazione comunale per la buona riuscita dell’evento, proponendo anche proprie iniziative. Hanno inoltre reiterato la volontà di continuare a impegnarsi con tutta la generosità e l’intelligenza di cui hanno saputo dar prova tutte le volte che ne sono stati richiesti o che hanno preso liberamente l’iniziativa.  

Franca Ciantia

 

 

n.d.r.: “La vittoria più bella? La prossima”, ora basta con le rivendicazioni ( ‘la madre di tutte le vittorie’ o ‘la madre delle menzogne’?) e qui Vi vogliamo! Ringraziano la nostra cara collaboratrice Franca di avere inserito anche la nostra testata nei ringraziamenti (che di proposito abbiamo tagliato, abbiamo cercato di fare il nostro lavoro, e gli attacchi subiti in particolare modo prima dall’ex Assessore provinciale al turismo ed ancora oggi dall’attuale Sindaco di Aidone: sono per noi un onore!). Desideriamo mettere un poco di ordine in tutta la faccenda (dal nostro modo di vedere le cose, forse anche errate), il tutto si è risolto in questi ultimi giorni, un vero grazie al decisivo ed ”autoritario” intervento del Prefetto di Enna, al Consigliere provinciale Totuccio Miroddi che come si usa dire “ha messo il peperoncino nel di dietro” a molti rappresentanti delle Istituzioni,  e, poi (lì, veramente, entriamo nel ’ridicolo’)  alla ‘minaccia’ da parte degli onorevoli Elio Galvagno e Salvatore Termine (omettiamo il partito in quanto lo hanno fatto come rappresentanti del territorio) di presentare un emendamento di 1.000 € (ripetiamo: mille euro) nella finanziaria regionale dove sarebbe stato inserito l’immediato rientro in Aidone della Venere di Morgantina: altrimenti avrebbero votato contro a tutta la finanziaria e lasciamo capire ai lettori le conseguenze –devastanti- che avrebbero causato all’attuale Governo regionale.   

 

Avviso per i naviganti”: Come raggiungere Aidone