Tarsu: E’ guerra tra Sindaco di Cerami e Consigliere provinciale Sutera

Cerami. Le accuse del consigliere provinciale, Michele Sutura, nei confronti del sindaco, Michele Pitronaci, e la Tarsu applicata, ha spinto il professor Pitronaci a rispondere a questa “mirata campagna di denigrazione e disinformazione”, attraverso volantini distribuiti in paese. “La Tarsu – dichiara il sindaco di Cerami – è stata applicata secondo il Regolamento in materia, approvata dal consiglio comunale con delibera 44, del 29 ottobre , che prevede sgravi e riduzioni per particolari categorie di immobili e di attività, a richiesta dell’interessato. Pertanto la tassa è perfettamente rispettosa dell’art. 62, comma 3, del Decreto legislativo 507/93, oltre che di tutta la normativa in materia. Tutto questo comporta che coloro che si trovino in una delle condizioni previste dalla legge e dal citato regolamento possono usufruire delle riduzioni previste”. Ovviamente il comune sta provvedendo a fare terra bruciata attorno agli evasori, che non hanno alcuna giustificazione, quindi è stato dato mandato all’Ufficio Tributi di assoggettare a tributo tutti gli elusori/evasori. “Per quanto concerne la raccolta differenziata dei rifiuti – prosegue il sindaco – Qualsiasi cittadino sa bene che la raccolta differenziata è gestita a livello Ato, laddove logiche gestionali inqualificabili, alle quali questa Amministrazione è sempre stata estranea, fanno sì che la confusione regni sovrana e che sia altamente problematica anche una raccolta indifferenziata e antiquata”. Il sindaco Pitronaci per quanto riguarda le riduzioni del costo del servizio, sottolinea che l’azione intrapresa dall’Amministrazione comunale è già in avanzato stato istruttorio ed è finalizzata all’accertamento dell’evasione o elusione, da parte di quei Cittadini i quali, dopo circa sei anni dal trasferimento all’Ato Rifiuti, continuano a non pagare quanto legittimamente incombe loro. Per quanto concerne l’impostazione formale degli avvisi di pagamento, redatti della Se.Ri.T. Sicilia, i cittadini sappiano che il costo totale del servizio, “strappato” all’Ato con una vera battaglia è di 195.000 euro, da ripartire tra i contribuenti (cui si aggiungono 40.000 euro, a carico delle casse comunali), totale in cui è compreso anche quel 13%, su cui la missiva, più volte citata, tenta artificiosamente di gettare ombre: trattasi di un 3% per tributo provinciale, 5% per ex ECA e 5% per ex MECA (entrambi addizionali con vincolo di destinazione). Quanto all’informazione fornita ai cittadini circa la Tarsu già nello scorso mese di agosto, l’Ente comunale ha inviato un foglio informativo ai cittadini, distribuito “porta a porta”, in cui veniva consigliato di rivolgersi ai servizi tributi comunali per ogni eventuale chiarimento inerente l’imposizione della tassa. Il costo per metro quadrato, relativo alle utenze domestiche, in questo Comune, è il più basso di tutta la Provincia ed è inferiore di circa il 50%, rispetto al più basso applicato negli altri comuni”.

E non si è fatta attendere la risposta del Consigliere provinciale di centro destra, Michele Sutera, che ha distribuito alla cittadinanza il seguente volantino:

“Egregio Sindaco registro che il mio intervento sulla TARSU applicata da Ella a dalla sua Amministrazione vi ha procurato qualche turbamento, come  si fosse trattato di un indebito ingerimento, quasi una “lesa maestà”. Un turbamento scomposto, sconsiderato,  fuori misura e, soprattutto, irrazionale. Ragione che poi Ella ritrova, con l’apporto fondamentale dei suoi consigliori, nel tentativo maldestro di fare passare, capziosamente e strumentalmente, il mio intervento come una sorta di “attentato” al palazzo, fondato su menzogne e falsità, al fine anche di ottenere  “una occasione di esposizione e di consenso……..scimmiottati da degradate arene televisive”.  Cosi facendo Ella ha cercato di spostare l’attenzione dei Cittadini da un problema vero e delicato, la TARSU, ad un falso problema creato per l’occasione e degno , questo sì, da arene televisive che, a quanto si evince, Ella segue con appassionata regolarità. Sul fatto personale evito ogni commento perché non interessa i Cittadini e, pertanto, lascio alle libere intelligenze il compito di trarne le dovute conclusioni, evidenziando solo due cosucce. Primo, non ho mai ricercato consensi strumentali, meno che mai li cerco oggi; non ne ho di bisogno. Secondo, non ho bisogno di vetrine “di esposizione” in quanto, quale essere pensante, non sono né un oggetto né un reperto; se poi Ella intendeva una la vetrina di esposizione come mezzo per mettermi in “evidenza”, mi spiace deluderla ma, ove necessarie, ho a disposizione vetrine ben più qualificate e qualificanti da quella offerta dal “suo” palazzo.

Mi sia consentito, da qui in avanti, di usare il plurale (non maestatis, perché suonerebbe come offesa) atteso che il “volantino”, sia pur firmato da lei, è stato intestato a tutta l’amministrazione e non solo.

Nel volantino sono stato accusato, e così torniamo all’essenziale, di avere divulgato false informazioni. Rileggendolo attentamente e con la massima serenità mi sono accorto che proprio le vostre argomentazioni hanno reso quelle affermazioni più vere di quanto io stesso pensassi. L’affermazione che le riduzioni esistono e che sono state di fatto applicate da un lato confermano che io non ho dato false informazioni ai Cittadini, dall’altro dimostrano la falsità delle vostre affermazioni. Le mie lagnanze originano da considerazioni che attengono al metodo ed al merito. Nel merito occorre evidenziare, a beneficio della legittimità, che le riduzioni previste dalla legge vanno applicate a prescindere da ogni regolamento che, com’è noto, non può “superare” la legge. Affermare, quindi, che è stato rispettato il dettato di legge è un falso. Vale la pena riportare il dettato di legge così che i Cittadini sappiano e valutino:

Presupposto della tassa ed esclusioni.

Art.62

Comma 1) Omissis………

Comma 2) Omissis………

Comma 3) Nella determinazione della superficie tassabile non si tiene conto di quella parte di essa ove per specifiche caratteristiche strutturali e per destinazione si formano, di regola, rifiuti speciali, tossici o nocivi, allo smaltimento dei quali sono tenuti a provvedere a proprie spese i produttori stessi in base alle norme vigenti……omissis.

Quanto ai ruoli emessi, si legge in delibera, che sono gli stessi di quelli trasmessi dall’ATO che, a sua volta, aveva ricevuto dal Comune. Ma se così è come spiegate le discrasie in materia di benefici e di riduzioni? Come spiegate(ne ho le prove documentali) che un contribuente solo con la vecchia TARSU godeva della riduzione del 30%, con la TIA godeva della stessa riduzione, mentre con la nuova TARSU non ne beneficia più? A ruoli invariati cosa è successo? Il riesumare vecchie addizionali e caricarli sul cittadino sapendo che  non potranno coprire il costo del servizio, così come voi affermate, perché a destinazione vincolata, che senso ha? E se ha un senso, perché non spiegarlo ai cittadini? Non ritenete opportuno che il Cittadino sappia la destinazione del relativo gettito? Sempre a beneficio della corretta informazione ai contribuenti ceramesi è bene chiarire che la famigerata addizionale del 10% è equiparabile ad una tassa di scopo, la quale altro non è, nella sostanza, che un contributo chiesto ai propri cittadini per la realizzazione di un particolare obiettivo. E’ corretto o no che il contribuente conosca l’obbiettivo da realizzare?

 Perché, vedete, ed entriamo nel metodo, ai contribuenti interessa sapere cosa pagano, perché pagano, a chi pagano e quanto pagano, nulla di più.

Se voi aveste risposto a queste semplici, ma fondamentali domande, allora sì che avreste avuto titolo per appellarvi al senso civico e del dovere, al rispetto del prossimo ed alla cura del bene comune. Così come avete operato, invece, appellarvi a questi nobili valori etici e morali, suona come grossa bestemmia. Nel vostro “volantino” si legge, ed è vero, che nel mese di agosto è stato recapitato ai cittadini un volantino che però, a differenza di quanto si vuol far credere, era una autocelebrazione dell’amministrazione comunale, quasi che grazie ad essa, finalmente, la gestione dei rifiuti fosse tornata ai comuni  e, poco ci mancava, che la stessa avesse già risolto la problematica dei rifiuti non solo in provincia ma forse anche in Italia e nel mondo. Sarcasmo a parte, un volantino auto celebrativo non poteva, come non può, sostituire un “avviso pubblico” attraverso il quale si porta a conoscenza dei cittadini della reintroduzione della TARSU, dei relativi benefici, e delle condizioni per ottenerli, della scadenza dei termini ecc. Questo impone il senso civico; così si rispettano i diritti dei cittadini; questa è corretta trasparente amministrazione della cosa pubblica. Solo un avviso pubblico di questo tenore avrebbe giustificato l’operato dell’amministrazione e degli uffici; altrimenti si è perpetrato un ingiustificabile abuso.

Delle considerazioni finali appaino necessarie. La prima, di carattere generale, attinente il costo del servizio che, a ben vedere, si discosta dalla TIA di poche miglia di euro controbilanciata da una più equa classificazione delle aree tassabili. Ma TIA a parte, se il costo del servizio al netto della quota di partecipazione del comune, ammonta a 195.000 euro, significa che in bollettazione è andata questa cifra più le addizionali, quindi 220.000 euro circa? E se così è, tornando ad una delle domanda del contribuente, come saranno spesi i 19.500 euro di addizionale comunale?. La seconda, che il costo del servizio sia il più basso della provincia non giustifica la sua equità e/o legittimità, perché, se così fosse, dovremmo dare (che paradosso) analogo riconoscimento alla  TIA, anch’essa tra  la più bassa della provincia; la terza, è certamente verissimo che il nostro comune è tra i più puliti della provincia, ma il merito va riconosciuto anche e soprattutto al senso del dovere e di responsabilità degli operatori del settore; la quarta, “gli illustri consiglieri” non hanno mai preso visione del citato regolamento comunale sulla TARSU per il semplice fatto che hanno rivestito quel ruolo nel momento di transizione tra TARSU e TIA e, quindi, lo stesso era inefficace. Grave è, invece, che l’attuale Sindaco che all’epoca approvò quel regolamento, lo abbia, oggi, ignorato a danno dei cittadini e smentendo sé stesso; ultima considerazione  che voglio inserire in questa sede, forse inappropriata,  e di questo  me ne  scuso con i Cittadini, è di carattere personale ed è collegata alla ”Conclusione” del ragionamento che il Sindaco e la sua Amministrazione fanno nel loro volantino.

Dei valori etici e morali ho già detto sopra e pertanto non voglio ripetermi; sulla coerenza anche alla luce di quanto detto sopra, lascio giudicare i Cittadini che sono sempre attenti e puntuali nei loro giudizi, ricordando, ove necessario, che ognuno di noi ha una propria storia politica a testimonianza. Certamente qualche autorevole personaggio politico tenta di assurgere a cavaliere senza ombra e senza macchia, dimenticando, però, che la propria storia personale è intrisa di ombre e di macchie che tendono ad allargarsi e che, se vere alcune indiscrezioni, hanno già contaminato, così come potranno contaminare, altri soggetti. Dovremo abituarci ad una nuova classe politica a pois?

Sul “rispetto delle regole di convivenza civile e del corretto confronto politico” vale la pena ricordare, che il sottoscritto di queste regole ne ha fatto, da sempre, un imperativo di vita, ha sempre saputo dialogare con tutti, avversari politici in primis, forte della coerenza delle idee ispirate a pochi ma nobili principi etici e morali che hanno sempre costituito la base delle sue azioni politiche e non solo. E ovvio che il confronto politico si può avere solo se e in quanto altri lo vogliano. Io non l’ho mai negato, anzi, con voi l’ho anche ricercato e mai ottenuto. Che sia  arrivato il momento giusto? Incontriamoci, confrontiamoci sulla TARSU e su altro, a voi la scelta dei temi da trattare, ma facciamolo, nel rispetto ed a beneficio dei Cittadini, in una Assemblea Pubblica”.