A Nicosia una scuola sorge a poche decine di metri da fogna a cielo aperto

Nicosia. Una scuola che sorge a poche decine di metri da una fogna a cielo aperto. Questo è l’immobile che ospita il liceo scientifico Maiorana ed il liceo Pedagogico Testa, dove ieri mattina gli studenti dello scientifico non sono entrati in classe. A vedere un topo è stato un docente. I ragazzi alla fine tra minacce di sospensioni, rapporti e di non ammissione agli esami di maturità, sono entrati anche dietro la promessa di una disinfestazione che però ha il sapore della beffa. La ricostruzione di quanto accaduto denota la troppa approssimazione degli interventi a tutela della salute e della sicurezza degli studenti. La scorsa settimana viene segnalata la presenza di topi al Pedagogico e il preside dispone una disinfezione che viene effettuata sabato e domenica. Lo stesso però non viene fatto al Maiorana e non si comprende per quale motivo visto che si tratta dello stesso edificio e che i topi non accedono ad una scuola perché frequentano un liceo piuttosto che un altro. Comunque sia lunedì gli studenti del Testa tornano in classe, salvo poi lo spavento di una studentessa che dopo avere usato il bagno ha visto un topo morto nel water. Ieri mattina i ragazzi dello scientifico chiedono che la scuola venga disinfettata ed il preside Francesco Serio, contattata una ditta dispone l’intervento per sabato. Gli studenti spiegano che non intendono entrare se per le classi si aggirano ratti di fogna e non topolini di campagna e qualcuno telefona al sindaco Antonello Catania. Il primo cittadino contatta una ditta che è disponibile ad intervenire subito e così ieri pomeriggio vengono sistemate le esche avvelenate sia all’interno che all’esterno della scuola. Agli studenti viene comunicato che oggi ci sarà regolarmente lezione. Alcuni genitori già nel pomeriggio di ieri hanno presentato denuncia, altri hanno annunciato che questa mattina saranno davanti alla scuola con i figli e chiederanno l’intervento dei carabinieri e dell’ufficiale sanitario, perché non ritengono ammissibile che i ragazzi stiano in classi non adeguatamente derattizzate e successivamente disinfettate. Di fatto ad intervenire deve essere la Provincia competente sulle scuole superiori, ma le autorità sanitarie possono disporre la chiusura fino a quando non saranno garantite le condizioni minime di igiene. Porre le esche avvelenate e lasciare che i ragazzi entrino in classe senza prima avere atteso le 48 ore che normalmente sono previste per l’azione del veleno per le famiglie mette a rischio la salute. Questa mattina il sindaco Catania e l’assessore alla Pubblica istruzione Composto si recheranno al Maiorana per valutare l’eventualità di disporre la chiusura della scuola in caso di presenza di carcasse di topi. Intanto sulla vicenda è intervenuto l’assessore regionale Mario Centorrino che ha sollecitato le istituzioni della provincia di Enna a garantire criteri di dignità sicurezza e immagine delle scuole.
Giulia Martorana