Inizia stato agitazione operatori ecologici in tutta la provincia di Enna

Enna. E’ iniziato lo stato di agitazione degli operatori ecologici di SiciliAmbiente, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, per il mancato pagamento delle spettanze arretrate. I primi a muoversi sono stati i lavoratori di Agira che ieri mattina si sono fermati e non hanno svolto il servizio di raccolta dei rifiuti, mentre già serpeggia malumore tra i lavoratori del cantiere di Enna, che aspettano il pagamento degli stipendi e non si sa se il comune ha anticipato le somme necessarie all’Ato Rifiuti. I lavoratori sono in stato di agitazione e probabilmente tra qualche giorno potrebbe nascere la protesta. Intanto i rappresentanti sindacali, La Valle per la Cgil, Petracalvina per la Cisl e Manuella per la Uil hanno inviato una nota al commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, Domenico Michelon, dove si fa presente che “ i ripetuti ritardi nel pagamento degli stipendi a tutti i lavoratori di SiciliAmbiente e dell’Ato Rifiuti incominciano a preoccupare“ e , quindi, chiedono un incontro urgente con l’ingegnere Michelon per andare alla ricerca di una possibile soluzione circa il pagamento delle spettanze, che, tra l’altro, viene specificato che per alcuni comuni, il ritardo si aggira intorno agli otto mesi. La mancata soluzione da parte dell’assemblea dei sindaci, la decisione di fermare l’entità finanziaria del servizio a 18 milioni e mezzo di euro, sta provocando diversi problemi aumentando le difficoltà, ma soprattutto aumentando lo stato di disagio dei lavoratori che continuano ad aspettare ed a chiedere il pagamento delle spettanze. La differenza tra quello stabilito dall’assemblea dei sindaci e quello elaborato dalla società SiciliAmbiente, che evidenzia una differenza di circa 7 milioni di euro continua ad essere il problema principale della controversia, perché si accumula il ritardo nei pagamenti degli stipendi e nel contempo si rischia che SiciliAmbiente si fermi per mancanza di fondi e nel contempo per cercare di elaborare un piano sicuramente meno intensivo con il possibile licenziamento di centinaia di lavoratori. I sindaci minacciano il blocco della raccolta dei rifiuti ed a questo punto l’ingegnere Michelon, che aveva inviato una nota a tutti i sindaci, deve essere consequenziale e nel contempo incontrare i sindaci per andare alla ricerca di una soluzione che sia percorribile e non aleatoria, come si sta verificando in questo periodo. In tanto i segnali di uno stato di agitazione dei lavoratori ci sono e sono concreti, spetta ai sindaci, all’Ato Rifiuti ed al commissario straordinario cercare una soluzione possibile.