FIDAPA Piazza Armerina. Da Enna a Buea, storia di una Carmelitana scalza

Piazza Armerina. La FIDAPA in occasione del Natale, con la sua festa, si propone anche come un momento di riflessione, e quest’anno, il pensiero è rivolto alla solidarietà femminile, ossia sulle modalità con cui le donne riescono ad aiutare il prossimo
Esistono mille modi in cui le donne manifestano questi valori e uno di questi è quello che contraddistingue un gruppo di donne speciali: le Suore, che hanno deciso di consacrare se stesse all’amore per il prossimo.
Fra queste, ci sono le suore di clausura. Parlare di loro sembra quasi anacronistico, ma in realtà, non lo è. L’immagine “antica” letteraria o cinematografica delle monache di clausura che le rappresenta come figure relegate dietro le grate lontane dal mondo e dedite alla preghiera e alla contemplazione nel silenzio dei chiostri secolari. Queste donne, oggi, pur stando dentro i conventi, riescono, attraverso la forza benefica della preghiera e della persuasione, danno un aiuto concreto laddove nessuna società evoluta è interessata ad operare. Le suore, dunque sono un altro modello di donne. Anch’esse, pur nel rispetto della loro vocazione, riescono ad avere un ruolo sociale, e ad incidere nella vita civile.
La necessità impellente di recuperare quei valori umanitari di base che sono il rispetto e la solidarietà, vede nell’affiancamento fra laici e religiosi, l’unica strategia capace di rigenerare e di rieducare la società ad una convivenza altruistica, nel tentativo di superare gli individualismi sfrenati e sterili.
In questo contesto nasce l’incontro fra la FIDAPA, associazione di promozione culturale delle donne, l’associazione “The Grace”ed il gruppo musicale “La Genesi” (nella foto: Paolo Vasco, Giuseppe Fragalà, Ignazio Mellisenna, Angelo Perri, Giuseppe Vasco e Lisetta Farina). Durante la festa si è potuto far conoscere il lavoro delle suore di clausura e quello svolto in loro sostegno dall’associazione “The Grace”, con l’intervento del Gruppo Musicale “La Genesi”, tutti professionisti in altri campi e musicisti per passione, che hanno allietato la serata con brani degli anni ‘70 e ’80, riscuotendo il plauso di tutti gli ospiti presenti alla manifestazione. In accordo con la FIDAPA, hanno poi devoluto l’intero compenso all’associazione The Grace.
La presenza del vescovo, Monsignor Michele Pennisi (nella foto con Loretta Salemi – Presidente FIDAPA Piazza Armerina), ha aggiunto a tutta la manifestazione una spiritualità profonda e sentita, ed un richiamo alla fratellanza sincera.
Anche il mirato intervento del dott. Giovanni Marletta, nelle vesti di Presidente della nuova associazione SERRA Club Internatinal, associazione di laici avente lo scopo di sostenere e promuovere le vocazioni religiose, ha palesato la necessità di estendere sempre più nella società civile lo spirito di solidarietà e tolleranza, e nello stesso tempo aiutare con ogni mezzo chi dedica la propria esistenza al bene altrui.

Dal Convento delle Carmelitane Scalze San Marco, di Enna ha inizio la storia di una Carmelitana Scalza del XXI° secolo, Suor Maria Teresa di Gesù. Una vocazione, quella delle sorelle del Buea dedita alla preghiera, alla lode, al silenzio, alla vita di comunità, ma anche volta al lavoro al servizio della Diocesi, con la produzione di ostie e paramenti sacri, all’autosostentamento e alla condivisione con i fratelli più bisognosi. In questo protendersi verso il prossimo, il Monastero Our Lady of guadalupe and St. Joseph” di Buea ha preso a cuore la sofferenza e i bisogni dei fratelli e le sorelle più povere e ha iniziato un progetto di collaborazione e comunione, denominato “The Grace”, con i padri Vincenziani e con altre congregazioni.

Dal chiuso del Monastero del Buea, con le sue sorelle, Suor Maria Teresa di Gesù è riuscita, attraverso sua madre Graziella Scivoli, presidente fondatrice dell’associazione “The Grace” e la comunità parrocchiale di Enna bassa, sorta spontaneamente a sostegno delle attività delle monache del Buea. L’attività dell’associazione consiste nella promozione di attività varie, come la realizzazione di manufatti da rivendere, o la raccolta di offerte, il cui ricavato è sempre devoluto per le necessità e le scelte di Buea.

                                       

Cenni storici sull’Ordine delle Carmelitane Scalze
Le Monache Carmelitane Scalze sono religiose di voti solenni e costituiscono il second’ordine dei frati carmelitani scalzi. L’ordine ha origine nel 1562 per opera del Suor Teresa di Gesù (1515-1582), monaca Carmelitana nel monastero dell’Incarnazione d’Ávila, diede inizio alla sua attività riformatrice tesa a restaurare il rigore della primitiva regola dell’ordine, basata sulla penitenza e sulla preghiera.Da allora l’ordine autonomo si diffuse in tutta l’Europa. Ad Enna, l’Ordine delle Carmelitane Scalze è presente dalla fine dell’800 e nasce dall’antico Carmelo chiamato San Marco alle Vergini presente già dal 1400 e poi soppresso nel 1866 con la confisca dei beni ecclesiali da parte del Re d’Italia. Nel 1923, per volere di alcune donne pie, che devolsero le loro eredità per la riapertura del convento e grazie all’aiuto di alcuni sacerdoti, fu possibile comprarono dal Comune parte dei locali dell’antico monastero, messo all’asta dopo la morte dell’ultima monaca. L’intervento del Superiore Generale dei Carmelitani Scalzi, e del Procuratore dell’Ordine P. Adeodato di S. Giuseppe, (poi Cardinale Piazza), rese possibile finalmente, nel marzo 1931 l’inaugurazione del nuovo monastero, che ospitava Madre Immacolata, proveniente dal Carmelo di Chiaramonte Gulfi e due suore provenienti da quello di Ragusa. In passato il monastero si manteneva con il lavoro delle stesse monache, che si distinguevano in artistici ricami e nella confezione di conserve e di dolci tipici, così anche oggi le monache lavorano producendo le ostie per le chiese delle Diocesi vicine.
I conventi delle suore carmelitane, sono definiti dal Papa “oasi spirituali” del nostro tempo. E le Carmelitane, sono donne colte, laureate, con un gran senso dell’umorismo. Un’unica differenza: hanno scelto la vita contemplativa, hanno deciso di abbandonare, seguendo la chiamata, la carriera ed il mondo per la vocazione ad una vita profonda interamente immersa nel silenzio ed in Cristo.
L’abito delle carmelitane scalze, fin dall’antichità, come anche in altri ordini, è costituito dallo Scapolare, che rappresenta un vincolo speciale con Maria. Lo scapolare, all’origine, indicava una stoffa che i monaci indossavano sopra l’abito religioso durante il lavoro manuale. In seguito, viene sacralizzato e diviene segno di disponibilità al servizio.
La scelta della clausura per ognuna delle monache nasce da una vocazione profonda e si realizza nel silenzio, nella preghiera, con l’offerta del sacrificio di lode, perché attraverso questi mezzi possano portare al Padre le gioie e i dolori dell’umanità. Esse dicono “L’albero è la Chiesa, noi siamo le radici”. Un monastero di Clausura non ha limiti di territorialità. Se la vocazione delle sorelle carmelitane porta al loro nascondimento per essere gelosamente tutte per Dio, Dio resta sempre per tutti. Così le monache sanno di dover stare nel mondo e con il mondo, pur nel rispetto del loro “dono”, perché la loro è una vocazione all’Amore.

 

Ospiti della Serata

Per l’Associazione THE GRACE presenti:
Presidente: Signora Grazia Scivoli
Vice Presidente: Dott.ssa Loredana D’Angelo
Segretario: Dott. Marcello D’Angelo
Socia: Dott.ssa Lisetta Farina

Per il gruppo musicale LA GENESI, presenti:
Dott. Ignazio Mellisenna,
Dott. Giuseppe Fragalà,
Dott. Giuseppe Vasco,
Dott. Angelo Perri,
Dott. Paolo Vasco

Per il SERRA CLUB Dott. Giovanni Marletta