Megadiscarica Dittaino. Precisazioni del Sindaco di Assoro

Assoro. Sulla vicenda delle indagini della Procura di Nicosia relativi la megadiscarica a Dittaino il Sindaco avv. Giuseppe Capizzi, al fine esclusivo di riportare l’intera vicenda nell’alveo di obiettivi ed inconfutabili dati di fatto ed atti amministrativi adottati nella piena e completa legittimità dal Comune di Assoro e per esso dai funzionari e dagli organi amministrativi interessati precisa quanto segue:
“Il Comune di Assoro, non ha rilasciato alcuna licenza edilizia (Istituto per altro non più esistente nell’ordinamento degli Enti Locali) né, nessun altro atto amministrativo di carattere concessorio o autorizzativo per la realizzazione della piattaforma integrata per il trattamento e lo smaltimento finale dei rifiuti non pericolosi che si sarebbe dovuta realizzare in contrada Terra di Chiesa.
Il Comune di Assoro si è, nella complessa procedura amministrativa attivata e portata a termine dall’Assessorato Regionale al territorio Ambiente, limitato a rilasciare due pareri il primo di carattere tecnico a cura del competente ufficio comunale ai sensi dell’art. 25 comma 3° del decreto legislativo 152/2006 afferente “la compatibilità ambientale della piattaforma da realizzare”; il secondo parere è stato rilasciato dal sindaco del Comune di Assoro e attiene “alla adesione o valutazione favorevole alla compatibilità urbanistica per la piattaforma da realizzare”. Tale ultimo parere, previa adozione di delibera di Giunta Municipale, è stato rilasciato ai sensi dell’articolo 27 comma 5° del decreto legislativo n. 22/97.
Occorre precisare, a tutela della legittimità degli atti amministrativi adottati, che nessuna variante al P.R.G. è stata operata dal Comune di Assoro sulla scorta dei due pareri rilasciati nel corso della procedura di che trattasi, ma che tale variante è l’effetto, espressamente previsto dall’articolo 1 comma 4 del D. lgs 59/05 e dall’articolo 208 comma 6 D.Lgs 152/2006, del decreto di autorizzazione alla realizzazione dell’impianto rilasciata dal competente Assessorato, dopo l’acquisizione di tutti gli atri pareri previsti dalla relativa normativa, come, tra l’altro espressamente riportato nell’articolo 4 del decreto di autorizzazione”.