Associazione Responsabilità Civica di Troina prende le distanze dal centro destra

Troina. L’Associazione Responsabilità Civica (ARC), costituitasi di recente, prende le distanze dal Pdl e dalla coalizione di partiti di centrodestra (Udc, Pdl ed Mpa) sulla quale si regge l’amministrazione comunale. Dell’Associazione Responsabilità civica fanno parte: Salvo Caniglia, Danilo Testa, Giuseppe Compagnone, Sandro Mascali, che è consigliere comunale, Silvio Saladino, salvo Di Costa e Silvano L’Episcopo, tutti provenienza Pdl, e Filippo Cantale, consigliere indipendente eletto in una lista di centrodestra. Con un comunicato diffuso ieri, l’Associazione Responsabilità Civica rende di pubblico dominio gli incontri avuti con i partiti di centrodestra sulle principali tematiche del paese. Da questi incontri con i partiti di centrodestra, l’ARC ha tratto delle conclusioni non lusinghiere sul Pdl e sull’esperienza di due anni mezzo governo del Comune di Troina e lo scrive nel suo comunicato: “L’Associazione Responsabilità Civile non nasce come elemento di rottura all’interno della coalizione, ma come strumento propositivo al fine di risvegliare un centrodestra che, a nostro avviso, dopo le elezioni del 2008, ha finito per appiattirsi, perdendo quel ruolo di ponte tra le esigenze manifestate dai cittadini e l’amministrazione. Riteniamo, comunque, che esistano ancora le condizioni per tornare ad essere protagonisti sul territorio, ma per raggiungere questo obiettivo crediamo che la spinta propulsiva non possa avvenire all’interno del Pdl, il partito del quale tutti noi abbiamo fatto parte”. Da tale consapevolezza scaturisce la loro decisione di andarsene dal Pdl, pur restando nel centrodestra, “per operare sul territorio in piena autonomia al fine di essere da stimolo per gli amministratori comunali ai quali rinnovano la fiducia, ma in maniera critica. Dichiarano quelli di ARC: “Il nostro sarà un sostegno non ideologico, ma basato sui fatti e sui progetti portati a termine”. Nel loro comunicato annunciano che il consigliere comunale Sandro Mascali uscirà dal gruppo del Pdl per dare vita al gruppo consiliare di ARC. Mascali spiega cosi le ragioni di questa decisione: “Dopo aver riflettuto a lungo, ho maturato la convinzione che la mia permanenza nel Pdl, che stenta ad organizzarsi come tale, avrebbe affievolito il ruolo propositivo che come consigliere comunale devo avere”. Nel centrodestra, a due anni e mezzo dalla clamorosa perché inaspettata vittoria alle elezioni amministrative della primavera del 2008, circolano malumori che potranno avere degli esiti politici imprevedibili. La costituzione di ARC, in aperta polemica con il Pdl e con gli altri partiti di centrodestra ora, la costituzione in consiglio di un gruppo consiliare autonomo in consiglio comunale per iniziativa di Sandro Mascali, che lascia il Pdl, l’uscita dall’Udc di alcuni mesi fa del consigliere Alfredo Di Muni, che se ne è andato via sbattendo la porta, fanno pensare che non sia messo bene il centrodestra troinese. Al centrosinistra, che pur essendo maggioranza in consiglio comunale non è alla guida dell’amministrazione comunale, le difficoltà del centrodestra aprono ampi spazi di manovra nella battaglia ingaggiata contro l’amministrazione Costantino. Per dirla con una delle massime più note del presidente Mao Tze Tung, “grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è quindi eccellente”. Ma per il centro sinistra, nonostante sia grande la confusione nel centrodestra, la situazione non è affatto eccellente. Sul Pd troinese si è abbattuta come un maglio, tramortendolo, quello scontro tra Crisafulli e Galvagno per la conquista della guida del Pd in provincia di Enna. Sono dimissionari il segretario della locale sezione del Pd ed il capogruppo del Pd al consiglio Gli altri partiti minori del centrosinistra non hanno in paese una presenza organizza, tranne il Pdci che però fatica non poco ad allargare la sua rea di consenso. Il Ps e la Lista Scorciapino, che non è un partito ma un cartello elettorale, più che ricordare i partiti leggeri, somigliano a dei gassosi, volatili. Sì, la confusione nel centrodestra è grande, ma la situazione nel centrosinistra non è eccellente.

Silvano Privitera