Manifestazione PD su rientro Venere Morgantina. Sgarbi: un biglietto unico per Aidone – Morgantina – Piazza Armerina – Villa Romana

Aidone. La manifestazione sul rientro della Venere di Morgantina, pomposamente chiamata convegno, promossa dal PD provinciale e dal circolo locale di Aidone, si è tenuta ieri sera al teatro comunale e ha visto una presenza considerevole di autorità, soprattutto politiche, nel parterre e al tavolo dei relatori, ed una partecipazione massiccia della popolazione, ormai molto presente alle numerose convocazioni che si succedono, da un anno e mezzo a questa parte, sulla questione complessa e controversa che riguarda i preparativi per l’arrivo della Venere al Museo Areologico di Aidone e che, per una volta ancora, se n’ è uscita delusa e frustrata. L’attrazione della serata era Vittorio Sgarbi, l’istrionico sindaco di Salemi, che si è fatto attendere per più di un ora provocando un ritardo notevole sulla scaletta e i mancati interventi, non solo degli altri ospiti, ma anche del pubblico che aveva molte cose da obiettare.
Al tavolo dei relatori anche il segretario regionale del PD Giuseppe Lupo.
Molto ricco il parterre che vedeva oltre alle autorità comunali, il Sindaco Gangi, l’ex sindaco Curia, il presidente del Consiglio Comunale e, per non citarne che alcuni, gli onorevoli Termine, Leanza e Galvagno alcuni sindaci, tra cui quello di piazza Armerina, rappresentanti dell’Università Kore tra cui Cataldo Salerno e il preside della facoltà di Architettura Giovanni Tesoriere, relatore, tutti i politici locali e provinciali del PD, i rappresentanti delle altre forze politiche aidonesi e di tutte le associazioni.
Il “convegno”, fortemente voluto dai dirigenti del PD aidonese e dall’on.le Crisafulli, che ne è stato anche il moderatore, ha avuto il merito di smuovere le acque stagnanti, di rompere il silenzio e lanciare un appello preoccupato sulla mancata iniziativa della Regione, per molti versi inquietante, che ha fatto dire all’ex sindaco Curia che se si sommano una serie di segnali, uniti alla totale indifferenza che la Regione Sicilia continua a mostrare nei confronti della Provincia di Enna, del nostro territorio e degli impegni presi per l’evento, per forza di cosa si è indotti a pensare male e ad avere poca fiducia sulla reale volontà di intervenire in tempi brevi; il pensiero non può non andare alla frustrazione con cui, probabilmente, il presidente Lombardo ha dovuto rinunciare al passaggio della Venere a Palermo, per il quale già, nei famigerati decreti, c’era un impegno di spesa congruo.
A tal proposito, ha destato sorpresa l’intervento del Sindaco di Aidone, in genere tenacemente ottimista, che ha dovuto ammettere che, a poco più o poco meno di novanta giorni dall’evento, tutto è ancora fermo: non si è visto il becco di un quattrino (non ci sono neppure i fichi secchi!) e non si vede all’orizzonte nessuna iniziativa né da parte della regione, né da parte della provincia per finanziare lavori inderogabili come i parcheggi, la sistemazione del Museo, una vera campagna di promozione turistica e pubblicitaria, per non citare che le più evidenti! Aidone già da tempo, ma oggi ancora più, dovrebbe essere un cantiere brulicante di lavori, invece niente di niente, come se nulla stesse per accadere! E per giunta dal sindaco e dagli altri intervenuti è stata data come scontata la notizia che a inaugurare l’esposizione della Venere verrà il Presidente Napolitano! A quel punto la “speranza” è che tutti i lavori all’ultimo minuto dovranno farsi, obtorto collo, anche in deroga e in regime emergenziale!
Ha destato molto disappunto e sconcerto l’intervento del preside Giovanni Tesoriere, che è pervenuto alla conclusione che, considerate le condizioni in cui verrebbe accolta, secondo l’attuale progetto, la Venere al Museo Archeologico di Aidone – che ha continuato a chiamare sprezzantemente Antiquario – in ambienti inadeguati, addiritura in un “sottoscala”, paradossalmente sarebbe meglio che restasse a Malibù! Naturalmente per i professori della Kore l’unico ambiente adatto ad accogliere la Venere è la chiesa di San Domenico, per il restauro della qualle ci sarebbe lo stanziamento di un milione e mezzo di euro, e, a ben vedere, l’impressione che si è avuta è che tutta la manifestazione fosse finalizzata a riportare in auge il piano strategico della Kore, approvato l’anno scorso dal Consiglio Comunale all’unanimità, e quindi il restauro della chiesa, abbandonando nuovamente l’ipotesi del Museo! Tesi abbracciata da Sgarbi che, con la foga che lo contraddistingue, ha apostrofato il sindaco Gangi invitandolo da domani ad intraprendere i lavori di preparazione (come se il Comune avesse il locale nella propria disponibilità!): i soldi necessari si è impegnato a cercarli lui stesso, attraverso la Fondazione Roma e il suo presidente mecenate, il prof. Emmanuele F.M. Emanuele, e attraverso la fondazione del Banco di Sicilia di cui ha sollecitato l’intervento al prof. Giovanni Puglisi, presidente dell’omonima fondazione e presente come relatore, in qualità di presidente dell’UNESCO. Non è stata data la parola, al direttore del Parco Archeologico di Morgantina, Enrico Caruso, che aveva chiesto di intervenire per replicare al professore della Kore, per spiegare che la Venere al Museo sarà accolta dignitosamente e certamente non in un sottoscala, e quindi chiarire i progetti intorno a cui si sta lavorando, fatti in economia, come è stato dimostrato con l’allestimento della mostra degli Argenti per la quale si sono spesi di 70.000 Euro.
Vittorio Sgarbi, nell’atteso intervento, vivace e pittoresco nei modi, in cui ha focalizzato gli aspetti positivi e negativi del federalismo-localismo sulla gestione dei Beni Culturali, ha concluso con la proposta di un biglietto unico, nella disponibilità dei Tour Operator internazionali, che porti il turista a Piazza Armerina e alla Villa Romana e ad Aidone e a Morgantina, che lo trattenga almeno per una sera e soprattutto valorizzi, attraverso l’attrattiva della Venere e della Villa Romana, non solo i due siti archeologici ma anche o e soprattutto i due centri storici e i loro Musei.

Franca Ciantia

 

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