Catenanuova. Cemento al posto del verde già esistente in alcune piazze

Catenanuova. Non sembra sortire nessun effetto la protesta pacifica che la cittadinanza sta portando avanti avverso la decisione del sindaco Biondi e della propria giunta, di stravolgere l’assetto urbano con delle iniziative opinabili. “Catenanuova sta diventando un cantiere aperto – affermano i cittadini – così è per Piazza Matteotti, via la centenaria palma colpita dal punteruolo rosso per far posto al busto dell’esponente antifascista piuttosto che coniugare e far coesistere, una nuova palma che ha rappresentato per anni la memoria storica catenanuovese, assieme al busto marmoreo!”. Ancora è viva la memoria, ma anche il rammarico dei catenanuovesi, che negli anni ’70, lasciarono distruggere, agli amministratori del tempo, la struttura più antica esistente, risalente al 1800, municipio di Catenanuova che fu anche la casa dei Principi della Catena, fondatori di Catenanuova, per far posto al nuovo Palazzo di Città, una struttura a vetri poco fruibile specie in estate. Si disse dopo : “Allora non c’era la cultura di preservare l’antico !”. Oggi invece i catenanuovesi vogliono vivere i cambiamenti ed essere anche protagonisti, per tali motivi sono critici anche sulla iniziativa in itinere su piazza del monumento ai Caduti in guerra che vede le ruspe abbattere le aiuole di verde esistenti per far posto a cemento e mattonelle. Cemento, dunque al posto del verde, un scelta combattuta dagli ambientalisti, ma sposata dagli amministratori, ed il sindaco Biondi in merito dichiara di aver trasferito il verde in altre zone. I catenanuovesi, in verità, sono d’accordo sulla collocazione dei busti di Matteotti, Marconi, Moro, Riggio, Garibaldi, ma chiedono anche di far posto alla storia e far anche convivere usi costumi e tradizioni locali che sono le identità locali del passato.

Carmelo Di Marco