Soprintendenza e Diocesi hanno dimenticato Mons. Vincenzo Cirrincione, 10° vescovo Diocesi Piazza Armerina

Nove anni fa un infarto fermava per sempre il cuore di mons. Vincenzo Cirrincione, 10° vescovo della Diocesi di Piazza Armerina.
Mons. Cirrincione era nato a Vicari, in provincia di Palermo, nel 1926 e fu nominato vescovo di Piazza Armerina da papa Giovanni Paolo II l’8 marzo 1986. Con il suo carattere dolce, sempre disponibile e con il suo aspetto bonario, mons. Cirrincione conquistò velocemente l’affetto dei suoi fedeli, che lo vedevano come un papà buono e generoso.
Nei sedici anni del suo episcopato la Diocesi di Piazza Armerina ha vissuto un lungo periodo di risveglio e di vera compartecipazione alla vita della Chiesa. Il vescovo amava particolarmente i giovani e si circondava sempre di essi.
La sua morte improvvisa provocò un dolore vero e profondo tra tutti i fedeli della diocesi, e molti continuano a piangerlo e a compiangerlo. In migliaia giunsero da mezza Sicilia per rendergli omaggio e per partecipare alle sue esequie.
E sono ancora tanti, a nove anni dalla sua scomparsa, a sconcertarsi per la misera sepoltura che è stata riservata all’indimenticato e stimato presule: in un angolo della Cattedrale infatti c’è un informe ed anonimo contenitore di cemento, ricoperto da un telo che contiene le spoglie di mons. Vincenzo Cirrincione. In tutto questo tempo nessuno è riuscito a realizzare una degna sepoltura per uno dei vescovi più amati di Piazza Armerina.
Sarebbe ora che qualcuno si desse una mossa e che Soprintendenza e Diocesi trovassero finalmente una soluzione dignitosa per assicurare a mons. Cirrincione un riposo più decoroso ed ai fedeli che volessero omaggiarlo uno spettacolo meno squallido.

Mauro Farina