PdL Piazza Armerina: L’ospedale non corre rischio di chiusura o depotenziamento

Piazza Armerina. “L’ospedale non corre nessun rischio di chiusura o di successivo depotenziamento”. Queste sono le prime dichiarazioni del consigliere comunale del Pdl Carmelo Gagliano. I segnali d’allarme lanciati in questi giorni, a seguito di un decreto regionale emanato dall’Assessore alla Sanità, del 28 Gennaio 2011, che segnerebbero, a detta di qualcuno, la fine del nosocomio Chiello di Piazza Armerina, secondo il consigliere del Pdl Gagliano sono fuori luogo: “Non solo il nostro ospedale non sarà chiuso – afferma Gagliano – ma i reparti che sono adesso attivi saranno migliorati e potenziati. Va aggiunto e precisato che il General Manager, responsabile della Sanità ennese, ha promesso che presto saranno banditi i concorsi per sostituire il personale medico che va in pensione a cominciare dal primario del reparto di Chirurgia”. Il consigliere del Pdl Carmelo Gagliano stempera le polemiche degli ultimi giorni “Abbiamo avuto rassicurazioni che nelle more che i concorsi siano istruiti saranno i Primari dell’ospedale Umberto I di Enna, per le rispettive competenze e materie, ad assumersi la responsabilità di dirigere i reparti lasciati vuoti a causa del personale che va via o in pensione.” Il consigliere Carmelo Gagliano particolarmente sensibile all’argomento in questione parla anche dei Presidi Territoriali di Assistenza: “Ritengo che i Pta, che molti demonizzano, sono invece utili. E quello che è nato al Chiello serve a migliorare le prestazioni che ci chiedono i nostri utenti e non può vedersi come il primo passo per chiudere il nostro ospedale”. Eppure nelle ultime settimane in molti hanno lanciato l’allarme sul pericolo che l’ospedale venisse chiuso. Pericolo avanzato a seguito di un decreto regionale emesso dall’assessore alla Sanità: “Il decreto emesso, lo scorso 28 Gennaio va letto nella maniera giusta – risponde Carmelo Gagliano – si tratta di un provvedimento con il quale si chiede al Governo Nazionale 600 milioni di euro per gli ospedali siciliani e il rispetto di alcuni parametri che il nostro ospedale ha già compiuto nel 2010. Quindi, il rischio di chiusura, da più parti denunciati, è fuori luogo. Questo non ci esime dal continuare a vigilare e impedire che il nostro nosocomio possa essere oggetto di successivi depotenziamenti. Questo non lo permetteremo a nessuno”.
Ma, quali sono i parametri cui si riferisce il consigliere Gagliano?
Sembrerebbe che l’ultimo decreto, emesso dall’assessore Russo, richieda un successivo dimensionamento degli ospedali. Tale misura restrittiva non dovrebbe riguardare il Chiello che ha rispettato, con la chiusura del reparto di Urologia e Cardiologia, tali parametri mettendosi in linea con quanto stabilito dal Piano Sanitario Regionale, del maggio del 2010, cui si è rifatto il Piano Sanitario Provinciale. Ma, c’è chi non la pensa allo stesso modo e da giorni chiede la mobilitazione dei piazzesi ritenendo che il rischio di chiusura del nosocomio Chiello sia imminente.

Guglielmo Bongiovanni