Piazza Armerina. Si cancellerà il nome di Giuseppe Garibaldi dal settecentesco teatro?

Mentre in tutta Italia fervono i preparativi per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia, a Piazza Armerina si preferisce andare contro corrente. È infatti all’ordine del giorno la proposta di cambiare la denominazione dello storico Teatro intitolato a Giuseppe Garibaldi, l’eroe dei due mondi protagonista assoluto del movimento risorgimentale che determinò l’unità nazionale, riunendo in un solo nuovo Stato, il Regno d’Italia, i precedenti Stati preunitari.
Ma a quanto pare la politica piazzese non riesce a trovare argomenti più brillanti su cui confrontarsi e quindi spreca il suo tempo in inutili controversie. L’opinione pubblica assiste sonnecchiante e senza particolare interesse al dibattito che si sta intavolando, convinta che a Piazza Armerina i problemi veri ed irrisolti sono altri, per cui con tono svogliato si contano coloro i quali si dividono tra favorevoli e contrari al cambio.
L’idea di cancellare il nome di Giuseppe Garibaldi dal settecentesco teatro piazzese per sostituirlo con quello del compositore piazzese Antonio il Verso non sembra poi così campata in aria, ma sicuramente appare inopportuno intavolare questo tipo di dibattito proprio nel momento in cui si moltiplicano le manifestazioni per ricordare l’importante movimento rivoluzionario che ha portato all’Unità d’Italia. E, piaccia o no, Giuseppe Garibaldi è stato protagonista assoluto del Risorgimento italiano e la sua azione militare in Sicilia fu determinante per sconfiggere i Borboni e consegnare il meridione ai Savoia.
La leggenda che avvolse l’Eroe dei due Mondi fu tale che tutte le Città, e Piazza Armerina non ha fatto eccezione, dedicarono vie, piazze, teatri, giardini e quant’altro al mitico condottiero. È vero che sarebbe opportuno ridimensionare queste intitolazioni, ma la scelta di farlo proprio in occasione dell’imponente solennità con la quale si è deciso di festeggiare l’anniversario dell’Italia Unita è quanto meno discutibile.
Che l’amministrazione comunale si occupi di cose più serie ed urgenti, invece di impiegare il suo tempo a cancellare il nome di Garibaldi dal prospetto del teatro comunale. Siamo certi che Antonio il Verso saprà attendere tempi migliori per poter legare il suo nome a quello del teatro della sua Città ed i piazzesi, in fondo, vogliono solo festeggiare tranquillamente il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, senza macchiarsi dell’onta di aver oltraggiato la figura dell’Eroe dei due Mondi proprio nel momento della sua celebrazione nazionale.

Mauro Farina