Aidone: “non ci sono soldi per riparare le buche” ma Sindaco nomina un sesto dirigente

Aidone. E’ polemica per la nomina di un sesto dirigente presso il comune di Aidone. A puntare il dito contro l’amministrazione comunale è il gruppo comunale Pdl, composto da Nunzio Ciantìa, Gaetano Calcagno, Angelo Calì e Rosario Filiddani, che ha presentato il 2 febbraio scorso l’interpellanza “Individuazione e nomina neo dirigente”. “Il Comune – afferma Nunzio Ciantìa – recentemente ha creato una sesta area, che vuol dire soldi in meno per l’ente”. Proprio Ciantìa, in qualità di presidente della 1^ Commissione “Controllo e Garanzia”, prima della presentazione dell’interpellanza, ha chiesto all’amministrazione comunale, nella persona del sindaco Gangi, la motivazione di questa scelta. “Ritengo – afferma Ciantìa – che in un Comune che conta circa 5 mila abitanti sia assurdo promuovere una nuova dirigenza, soprattutto in tempi di grandi ristrettezze economiche”. Il bilancio comunale, già da diverso tempo, appare in gravissime difficoltà economiche e quello del 2011 lo sarà ancora di più. “Questa decisione – riporta, infatti, l’interpellanza – contrasta platealmente con le linee di indirizzo utilizzabili in periodi di oggettiva crisi economica e contrasta con la scelta di incentivare formule di risparmio con l’obiettivo di ridurre la spesa e non di incrementarla”.
“Non ci sono i soldi – aggiunge Ciantìa – neppure per riparare i buchi delle strade ed invece si decide un’operazione che fra costi diretti ed indiretti graverà sul bilancio per diverse migliaia di euro di spesa corrente, senza alcuna ricaduta positiva sui servizi da erogare ai cittadini”. Il neo dirigente infatti percepirà un’indennità di posizione di quasi 13 mila euro, lo stesso importo percepito da ciascun altro incaricato di posizione organizzativa”. Ciantìa sottolinea che non c’è nulla di personale nei confronti dei dirigenti. “Crediamo – afferma – nella professionalità di ogni figura apicale ma di certo la decisione di creare una sesta area, con relativo dirigente, è una scelta politico-amministrativa scellerata e clientelare, in quanto non se ne vede proprio la necessità. Anzi tutto si potrebbe racchiudere con la previsione di sole tre aree amministrative”.

Angela Rita Palermo