Piazza Armerina. Consiglio comunali approva variante zona commerciale contrada Scarante

Piazza Armerina – Passa con il voto dei consiglieri comunali la variante sollecitata dall’impresa Arena per la zona commerciale di contrada Scarante. L’unica sorpresa è venuta dai consiglieri dell’Mpa, Trebastoni, Picicuto e Falcone, che al momento del voto si sono allontanati dall’aula. Rinviata, invece, la vischiosa e, a tratti, incomprensibile questione legata alla trasformazione dell’area, sita in contrada Santa Croce, per essere destinata all’edificazione della nuova sede dell’Istituto Magistrale. I dubbi sollevati dai consiglieri del Partito Democratico, Giuseppe Venezia e Eduardo Lotario, hanno convinto l’aula a rinviare la questione a data da destinarsi. E’ stato il consigliere Lotario che posto la questione in termini più squisitamente politici e comprensibili a più: “Non ci è stato spiegato, al di là degli aspetti prettamente tecnici, che sono ovviamente legati alla questione in oggetto, le ragioni di opportunità che dovrebbero spingere questo consesso civico a dare l’o.k. per la costruzione della nuova sede dell’Istituto Magistrale”. Una presa di posizione, sul piano politico, forte e motivata dalla lettura di alcuni dati che si riferiscono alla popolazione studentesca del Magistrale “E’ una bugia affermare che gli studenti del Magistrale sono in cresciuta perché dai dati che abbiamo in nostro possesso, il calo d’iscritti è sensibile. Si è passati dai 598 alunni, nel 2006, agli attuali 221. Dati che dimostrano oggettivamente un calo notevole”. Il consigliere del Pd Lotario è andato oltre, nel suo breve ed efficace intervento in aula, affermando che di fronte alle politiche di tagli alle spese e in un periodo di forte crisi che il nostro Paese sta vivendo, non si capisce perché si dovrebbe investire una somma congrua che potrebbe essere destinata in altri settori. Più tecnico l’intervento del consigliere del Pd Pino Venezia che ha sostenuto in aula che la delibera consiliare che avrebbero dovuto votare i Consiglieri poneva una serie di dubbi a cominciare dall’oggetto “Cosa dovremmo votare? Una variante o qualcos’altro?” e il capogruppo dei consiglieri del Pd, vicini a Nigrelli, ha aggiunto “in delibera è citato che quest’aula deve votare uno schema di convenzione di cui quest’aula sconosce anche lo schema di massima. Pertanto crediamo che l’atto deliberativo sia completato prima di essere messo ai voti” come a dire che si dia la possibilità ai consiglieri comunali di conoscere a fondo la questione di cui è stato investito il consesso civico. Sull’argomento sono intervenuti anche il capogruppo del Pdl Carmelo Gagliano, l’indipendente Fioriglio Basilio, la vicepresidentessa del consiglio Ilenia Adamo su aspetti squisitamente tecnici inerenti all’oggetto della votazione cui dovrebbero essere chiamati i consiglieri comunali che sembrano essere stati chiariti: l’oggetto della votazione dell’aula verte non su una variazione di destinazione d’uso ma su una variante urbanistica del piano particolareggiato che non andrà incontro all’iter dell’approvazione da parte dell’assessorato regionale competente in materia. Le obiezioni sollevata dai Consiglieri Comunali sono state accolte dall’amministrazione e si è deciso di rinviare il voto a data da destinarsi.


Guglielmo Bongiovanni