Gagliano. Presentato l’ultimo lavoro di Pino Biondo al museo delle Marionette di Palermo

Presentato al museo internazionale delle Marionette di Palermo Sicilia “musiche da ballo di tradizione”, una ricerca sul campo di Pino Biondo di Gagliano Castelferrato.

Ha aperto la presentazione la direttrice del Museo Janne Vibaek Pasqualino, moglie del fondatore Antonio Pasqualino. Subito dopo, Ignazio Emanuele Buttitta ha presentato al pubblico Pino Biondo autore dell’opera, e Gaetano Penninno ha fatto una breve introduzione. Erano presenti illustri ricercatori e professori universitari, fra questi: Emilio Carapezza, presidente del corso di laurea di Musicologia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia (Palermo), Girolamo Garofalo, etnomusicologo e ricercatore universitario, Elsa Cuggino, docente di Storia delle tradizioni popolari nell’Università di Palermo, Sergio Bonanzinga, professore associato di etnomusicologia.

Pino Biondo, dopo una breve presentazione, ha proiettato un documentario filmico realizzato durante la ricerca, illustrando la figura degli esecutori dei brani strumentali contenuti nel CD audio e alcune danze di tradizione legate ai brani eseguiti.
L’autore ha dedicato il lavoro ai musicisti siciliani che con sottile e ingegnoso talento composero e interpretarono musiche da ballo, adattandosi alle nuove correnti musicali del tempo. Molti di questi brani finirono inesorabilmente nel dimenticatoio generale, considerati di minore interesse dalla cultura egemone, relegati dall’opinione pubblica come componimenti capaci di fare ballare e niente di più. Il lavoro di riesumazione di alcuni brani musicali contenuti nel C.D., vuole rendere omaggio ai suddetti compositori, esecutori, affinché non siano dimenticati. Il C.D. con libretto allegato, comprende una sintetica antologia dei ballabili tradizionali più rappresentativi della ricerca svolta in Sicilia, registrati a più riprese tra il 1990 e il 2010, eseguiti con i vari strumenti popolari e colti: Zampogna, tamburello, doppio flauto di canna, organetto, fisarmonica, violino, mandolino, mandola, chitarra, strumenti bandistici. La ricerca, condotta in un arco di tempo così ampio, ha permesso di documentare l’evoluzione del repertorio musicale esaminato, la composizione delle piccole orchestrine, ma anche, luoghi e contesti addetti alle musiche da ballo.
La presentazione del lavoro avverrà anche a: Nicosia, fine mese di marzo; Palazzolo Acreide presso la Casa Museo Uccello; Università Kore di Enna dove verranno ricordate le famiglie di illustri musicisti Neglia e Grippaudo e a Catania, presso l’Associazione Lomax e Cavallotto editore.