Enorme fiume tricolore ad Agira

Agira. A distanza di 150 anni Garibaldi e i mille hanno calcato nuovamente le strade del paese seguiti da un enorme fiume tricolore: per rievocare il passaggio dell’“eroe dei due mondi” dalla cittadina di Diodoro Siculo, avvenuto nel lontano 1862, e per festeggiare degnamente l’anniversario dell’Unità d’Italia, ieri mattina si è svolto infatti un corteo storico proposto dal liceo delle Scienze Umane “Fortunato Fedele” in collaborazione con tutte le scuole agirine. L’iniziativa rientra nel progetto scolastico “La linea della storia passa per il mio paese” a cui hanno lavorato le quinte classi dell’istituto secondario di piazza Europa guidate dalla referente, la professoressa Marisa Mineo con la consulenza storica del prof. Salvatore Longo.
“I ragazzi hanno fatto un lavoro eccezionale – commenta Longo – negli archivi comunali hanno infatti trovato documenti inediti che speriamo di poter pubblicare presto”.
Intanto ieri, graziosi bambini vestiti con magliette e cappellini bianchi, rossi e verdi, inoltre popolani, nobili e clero per un totale di circa 150 figuranti sono partiti da via Zebbug e all’Abbazia sono stati raggiunti da Garibaldi (Filippo Manuele) e Nino Bixio (Salvatore Venticinque) arrivati su due maestosi cavalli bianchi. Qui è avvenuto l’incontro con l’Abate della chiesa di Santa Maria Latina (interpretato da Nino Ferraro) che ha augurato al condottiero di portare a compimento l’unificazione nazionale. Il corteo, preceduto dalla banda musicale “Vessella” del maestro Pistone Nascone che ha suonato inni del Risorgimento, ha poi risalito via Vittorio Emanuele fino a piazza Garibaldi dove è stata rappresentata una scena realmente avvenuta nel 1862: Garibaldi (stavolta interpretato dallo studente agirino Danilo Alleruzzo) si è affacciato dal balcone dell’antico Palazzo Zuccaro pronunciando un accorato discorso ai numerosissimi cittadini presenti. Alla manifestazione sono intervenuti il viceprefetto di Enna e l’assessore provinciale alle pari opportunità Geppina Savoca oltre alle autorità comunali. Dopo gli interventi dei politici tutti a cantare l’Inno di Mameli intonato dalla cantante agirina Roberta Randis vestita con uno splendido abito tricolore

Luca Capuano