Ministro Galan: Non è ragionevole esporre la Venere ad Aidone, in un museo difficile da raggiungere

Aidone. E’ appena ritornata a casa, che la Venere di Morgantina è già nuove polemiche. La statua ellenistica è appena rientrata in Sicilia, lì dove 30 anni fa era stata trafugata dai tombaroli. Ed il neo ministro dei Beni culturali, Gianfranco Galan, ha citato la Venere, insieme ai Bronzi di Riace, come opere dal valore universale che dovrebbero essere non legate ai territori di ritrovamento ma facilmente fruibili a tutti. Il neo ministro Galan, illustrando i suoi programmi ha affermato: “Bisogna superare i conformismi. I Bronzi di Riace sono stati trovati nei mari della Calabria, ma solo per questo devono rimanere in quella zona? Così come la Venere di Morgantina, da poco rientrata in Italia dopo essere stata per anni al museo Paul Getty di Los Angeles, è ragionevole che venga esposta nel museo di Aidone, in provincia di Enna, che è difficilmente raggiungibile?”. Una considerazione anche al Satiro Danzante, custodito a Mazara del Vallo (Trapani) in una location che, l’allarme degli esperti è recente, non garantisce una climatizzazione adatta a preservare la statua.

“Sono d’accordo con il neo ministro Galan quando dice che per la cultura ci sono pochi soldi e che dunque servono idee e progetti. Vorrei però ricordare a Galan che la Sicilia, in virtù del proprio Statuto, ha competenza esclusiva in materia di Beni culturali e quindi piena autonomia differenziandosi cosi’ dal sistema organizzativo nazionale. La Sicilia ha scelto di riportare la Venere di Morgantina a casa sua, ad Aidone, in un museo completamente rinnovato che ha ricevuto apprezzamenti anche dai responsabili del Getty di Los Angeles”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’ Identità siciliana, Sebastiano Missineo. “Aidone – continua Missineo – non e’ Malibu e le nostre strade non potranno mai essere le highway californiane ma questa e’ una grande occasione di riscatto per un territorio, come quello di Enna, sempre in coda a tutte le classifiche su tenore di vita e vivibilità. La Venere ad Aidone e’ un’operazione culturale ma soprattutto un investimento per il futuro. Il problema non e’ portare questo capolavoro in una piccola cittadina, semmai e’ programmare il futuro di questo distretto con azioni ad ampio raggio per lo sviluppo economico e culturale. Il polo di Enna, grazie alla Venere, alla prossima riapertura della Villa del Casale di Piazza Armerina e agli scavi di Morgantina, può cominciare a crescere nel segno della cultura e dell’arte. A Reggio Calabria, per i Bronzi di Riace, non e’ stato fatto nulla di tutto ciò. Galan, che pure e’ stato presidente di una regione come il Veneto e che ha sempre predicato e difeso il federalismo, dovrebbe oggi sostenere il nostro sforzo di utilizzare l’immenso patrimonio culturale siciliano come leva di sviluppo economico e sociale. Per questo lo invitiamo a Aidone, in occasione dell’inaugurazione, per ammirare la Venere e per realizzare insieme al ministero un progetto che, in prospettiva, possa valorizzare la Venere e il territorio in cui sara’ offerta ai visitatori”.


Il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, risponde al ministro ai Beni culturali, Giancarlo Galan

“Alla faccia del federalismo! Se l’idea federalista è quella di presidiare e preservare il territorio da possibili contaminazioni, soprattutto se meridionali, per poi tentare, invece, di appropriarsi d’indentità culturali, che nulla hanno a che fare con la loro storia ma che rappresentano una grossa opportunità ai fini del business economico e turistico chiarisco subito al neo ministro Giancarlo Galan che il nostro territorio, non solo è all’altezza di ricevere la Venere di Morgantina, è l’unico titolato a ospitarla e difenderà con le mani e con le unghie la propria cultura, il proprio passato e soprattutto il futuro delle giovani generazioni. Siamo stanchi di assistere allo sterile e strumentale dibattito alimentato dal susseguirsi di notizie forvianti e capziose, sostenuto da chi si è costantemente impegnato a realizzare interventi di “spettacolarizzazione culturale”, per restare sulla cresta dell’onda, o peggio da chi strumentalizza anche la cultura per interessi di parte. Certo non ci saremmo mai aspettati che il Ministro ai Beni culturali ed al Turismo partecipasse alla querelle affermando che è stato un errore esporre nel museo di Reggio Calabria i bronzi di Riace, e la “Venere” di Morgantina nel museo di Aidone perchè ritiene indegne ed inadeguate alla valorizzazione le sedi museali, unendosi a chi, senza conoscere il territorio, reputa Aidone soltanto uno sperduto paese dell’entroterra siciliano difficilmente raggiungibile e la sede museale piccola ed inadeguata. Mi preme ricordare al Ministro che è stato proprio il suo Governo a cancellare i fondi, previsti dal precedente Esecutivo per l’ammodernamento della rete viaria provinciale. Faccio presente inoltre che la nostra Amministrazione provinciale ha già redatto e presentato i progetti per sistemare i collegamenti viari per i quali chiedo al Ministro di adoperarsi per reperire i fondi invece di pensare di portare in altro sito la statua impoverendo ancora di più il nostro territorio. Inoltre, in questo difficile periodo in cui la Sicilia sta offrendo allo Stato, alla Comunità europea all’ONU il supporto per fronteggiare l’emergenza Libia, con grave danno per lo sviluppo turistico dell’isola, ci saremmo aspettati atti concreti di sostegno ed attenzione da parte del Governo che, invece, continua a penalizzare il nostro territorio attuando le politiche separatiste della Lega che privilegiano il nord a svantaggio del Sud-Italia. Speriamo proprio che il Ministro non pensi che per valorizzare i beni culturali italiani sia giusto portali ed esporli tutti nelle regioni del Nord-Italia saccheggiando le Regioni del Sud; ci auguriamo sinceramente di avere frainteso, e Lo invitiamo a venire a maggio per la celebrazione inaugurale del “Rientro della Dea”. Noi, intanto, continuiamo a lavorare, in stretto rapporto con tutti comuni dell’ennese, a partire dal comune di Aidone, e con gli Assessorati regionali competenti, per rilanciare il nostro territorio come sistema integrato da scoprire attraverso gli itinerari archeologici, naturalistici, artistici, monumentali, paesaggistici e etno-antrologici per far vivere e condividere ai turisti esperienze uniche, nella terra scrigno di testimonianze culturali senza pari”.