Consiglio comunale Piazza Armerina. L’elezione di Capizzi legata a un telefono

Piazza Armerina. Due gli appuntamenti politici istituzionali di oggi mercoledì 6 aprile. Alle dieci, a Enna, l’attesa conferenza dei sindaci della provincia per discutere delle problematiche sanitarie territoriali, presieduta dal sindaco della città capoluogo, Paolo Garofalo. Alle diciassette a Piazza Armerina è previsto il Consiglio comunale con all’ordine del giorno l’elezione del nuovo presidente del consiglio e le problematiche relative all’Ospedale Chiello.
Se una delle tante telefonate intercorse ieri sera tra i protagonisti della vita politica locale è andata a buon fine dovrebbe essere eletto, oggi pomeriggio, con undici voti, il nuovo presidente del consiglio: Giuseppe Capizzi. Il condizionale è d’obbligo perché il teatrino della politica piazzese potrebbe sempre stupire, anche gli addetti ai lavori. Il consigliere Giuseppe Capizzi andrebbe a garantire l’alleanza politica tra il Partito democratico, fedele a Ferrara, l’Udc di Epifanio Di Salvo e l’Mpa di Giuseppe Mattia. A conti fatti i voti certi che arriverebbero a Capizzi sono quelli dell’Mpa (3 voti), dell’Udc (2 voti), del Pd (4 voti?). Ne mancano ancora due di consensi per l’elezione. Qui si entra nella logica delle ipotesi probabili. Da indiscrezioni uno dei due voti potrebbe arrivare da una parte del Pdl. Rimane da incassare il voto indispensabile all’elezione. Questo potrebbe arrivare da uno dei consiglieri indipendenti presenti in aula che pare, ieri sera, avrebbe garantito la disponibilità a votare il giovane Giuseppe Capizzi. Se i pezzi del difficile puzzle dovessero incastrarsi tutti, stasera, il consiglio comunale avrà il suo nuovo presidente che dovrà assolvere il difficile compito di rinsaldare l’asse politico, nato in contrapposizione al sindaco Carmelo Nigrelli, costituito da Ranieri Ferrara, Sebastiano Lantieri, ben rappresentato dal suo nuovo pupillo, il segretario dell’Udc Epifanio Di Salvo e Giuseppe Mattia. Da quest’ alleanza dovrebbe venire fuori, nel 2013, l’alternativa al sindaco Nigrelli e alla sua triade di aspiranti Grillo, Cimino e Ribilotta. Se il quadro politico delineato non ha prodotto i suoi frutti, durante la notte appena trascorsa, l’elezione sarà rinviata a data da destinarsi e si passerà a discutere dei problemi, molto più importanti, dell’Ospedale Chiello attorno al quale sembra che stia maturando una nuova coscienza civile e politica che comincia a chiedere alla politica locale una svolta concreta nei modi e nell’azione cui sono chiamati i rappresentanti istituzionali che, giorno dopo giorno, danno sempre più l’impressione di preferire le stanze chiuse dei palazzi piuttosto che calarsi nei problemi concreti che vive questa città.

Guglielmo Bongiovanni