L’Assessore regionale alla sanità Russo rinvia incontro a Leonforte. Confermata manifestazione

Leonforte. L’incontro preannunciato per lunedì, presso l’Ospedale di Leonforte, con la Commissione Regionale Servizi Sociali e Sanitari, con i rappresentanti istituzionali dei comuni al fine di affrontare e dibattere le criticità riguardanti la sicurezza sanitaria delle comunità che fanno riferimento all’Ospedale “ F. B. C.” di Leonforte, drammaticamente emerse nella notte tra l’11 e 12 di marzo, causa indisponibilità dell’Assessore Regionale per la Salute Russo, è rinviato ad una data successiva.

Un “disguido” che aumenta la tensione che ogni giorno di più si registra tra la gente. Nel Consiglio Comunale di lunedì dovrebbe essere proclamato lo stato di agitazione della città di Leonforte proponendo agli altri comuni viciniori interessati di fare altrettanto.

Aria pesante si respira in paese e limitrofi, per voci contrastanti alla giornata di lunedì. E’ vero, pare, che non ci sarà l’Assessore Russo e la Commissione, ma confermiamo la netta volontà di incontrarci nel piazzale dell’ospedale, lunedì 11 aprile ore 9.00 per manifestare la nostra volontà a difendere l’ospedale.
Il Comitato Pro Salute


Un ulteriore intervento del Cappellano dell’Ospedale di Leonforte
Il presidio ospedaliero di Leonforte torna alle cronache locali purtroppo per un evento triste. Nella notte tra Venerdì e Sabato del’11 marzo, una giovane donna da alla luce con parto cesareo il suo terzogenito Marco: complicazioni serie, un affaccendarsi per trovare un posto disponibile di terapia intensiva,la corsa affannosa verso Palermo ove
la donna giunge ormai esausta, non c’è più nulla da fare. Dalla politica dei tagli non sono esenti gli ospedali. Per effetto del ridimensionamento, quello di Leonforte dovrebbe rappresentare un presidio ove le prestazioni sono limitate ma accurate. Può garantirsi all’utenza solo l’essenziale, ma il “poco” non dovrebbe escludere la qualità. Come può, però, assicurarsi sicurezza e qualità se non si acquistano macchinari indispensabili come quello per effettuare la risonanza, o non si riparano quelli guasti,che è quanto è successo per la T.A.C (adesso riparata)? Il precedente direttore generale dell’A.S.L., Dott. Iudica, aveva messo a disposizione 144.000 euro per l’acquisto dell’apparecchio per effettuare la Risonanza Magnetica e i sindaci dei Comuni vicini erano disposti a contribuire e si informavano anche del numero di c.c. aperto per l’iniziativa. Tutto è svanito nel nulla. Di nuovo ed efficiente non è giunto un bel niente. Il periodo di crisi che ci investe inesorabilmente procura difficoltà da fronteggiare, ma tagli indiscriminati e poco ragionevoli procurano ferite solo ai più deboli: coloro che non dispongono di risorse per ricorrere al privato e che per la stessa ragione spesso non possono affrontare trasferimenti o soggiorni in centri più grandi e più distanti dal loro luogo di residenza che, disponendo di macchinari e strutture più sofisticati, offrono servizi più completi e specialistici in grado di fronteggiare serie emergenze. Ma cosa rispondere ai tanti interrogativi dei familiari di Gabriella? La morte di parto sta tornando oggi alla ribalta nelle cronache di “malata” sanità. Non sono cifre tali da stravolgere significativamente le percentuali, ma sono eventi che sconvolgono le famiglie toccate. Forse la vicenda avrebbe avuto lo stesso esito anche se fosse accaduta presso un grosso centro attrezzato di tutto punto e senza affrontare un trasferimento ostacolato da troppe porte chiuse. Ma è certo che i familiari si chiedono se le cose sarebbero andate diversamente qualora la struttura sanitaria del loro stesso paese fosse stata ben attrezzata e non sottoposta ad una dieta ogni giorno più drastica. E’ solo un caso su tanti ma è al tempo stesso unico, come unica e speciale è ogni nascita. Di ciò era consapevole per primo l’Assessore Russo se, avendo appreso che la moglie stava per dare alla luce suo figlio, ha mollato l’incontro per il quale ci aveva convocati, ed è corso da lei. Non ha invece gustato pienamente la gioia di una nuova nascita la famiglia di Gabriella: nell’arco di poche ore ha subito un cambiamento radicale e senza ritorno. I Greci col loro primo esempio di democrazia, più che teorizzata vissuta, ci hanno insegnato che “politica” significa ricerca,tutela e garanzia del bene di tanti, ma oggi la bellezza della parola risulta gravemente deturpata.
Le autorità civili assistono da un punto di vista privilegiato all’impoverirsi del loro territorio anche attraverso questi tagli, ridimensionamenti, riorganizzazioni, e nulla possono o vogliono fare per arginare la lenta morte della nostra area. Ci si agita tanto proclamando miglioramenti nella gestione dei beni pubblici che in tanti non riusciamo a vedere.
Forse è il caso di dover amaramente ripetere le parole tanto care a Giuseppe Tomasi di Lampedusa : Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi.

Don Salvatore Minuto



news correlata: Appello di don Salvatore Minuto, Cappellano dell’Ospedale di Leonforte


Lettera aperta del Comitato pro salute

“Non possiamo più stare zitti, non possiamo più delegare i nostri Politici, è opportuno che tutti noi riprendiamo il nostro diritto a difenderci da coloro i quali vogliono impoverire ancora una volta il nostro territorio, vogliono toglierci anche il diritto alla salute con leggi fatte all’insegna del risparmio, sulle spalle sempre degli ultimi, mentre sperperano il nostro denaro con incarichi dirigenziali ad personam. Ci viene da chiedere, ma queste leggi chi li ha fatte? lndirettamente le abbiamo fatte noi dando fiducia con il nostro voto ai nostri politici. Quindi Ia colpa è solo nostra
SVEGLIAMOCI
E con questa salmo nel cuore, è opportune per lunedi 11 aprile che facciamo sentire le nostre ragioni a difesa del nostro ospedale e del nostro territorio. L’invito è rivolto a tutti gli abitanti dei comuni di Leonforte, Assoro, Nissoria, Agira, Regalbuto, ma soprattutto a quanti da questa ospedale, piccolo ma presente, hanno tratto soluzioni a problemi di salute lievi o seri. Veniamo numerosi a fare sentire le nostre ragioni a quanti possano incidere positivamente sui futuro del nostro Ospedale”.