Confcommercio Enna contesta amministrazione Piazza Armerina su deroga chiusure commerciali

Enna. Confcommercio insorge contro la decisione adottata dall’amministrazione comunale di Piazza Armerina di derogare le chiusure domenicali e festive delle attività commerciali a partire da maggio e fino a settembre.
Nonostante il parere negativo espresso con determinazione dalla delegazione della Confcommercio, l’assessore al Commercio Teodoro Ribilotta si è irrigidito sulle sue posizioni ed ha deciso di ignorare le ragioni espresse dalla maggioranza dei commercianti della Città dei Mosaici che avevano ribadito, più volte, la volontà di osservare la giornata di riposo domenicale almeno fino a giugno.
Confcommercio aveva ribadito, nel corso dell’incontro fissato dall’assessore lo scorso 13 aprile, che rispetto a quanto concordato nel corso degli incontri precedenti, non risultavano esserci elementi di novità tali da giustificare la decisione di derogare le chiusure delle attività commerciali fin dal mese di maggio.
Noncurante però delle esigenze espresse dai commercianti, Ribilotta ha firmato ugualmente l’ordinanza, suscitando l’ira del Presidente della delegazione comunale di Piazza Armerina Arcangelo Costa (nella foto): “Ancora una volta l’assessore Ribilotta ha preferito far prevalere le sue personali ragioni, in barba alle necessità della categoria dei commercianti – dichiara Costa – L’assessore ha rifiutato la nostra proposta delle turnazioni, ci ha fatto esprimere le nostre articolate ragioni per poi comunicarci, con il suo caratteristico piglio arrogante e tracotante, che aveva già deciso e che le deroghe sarebbero partite da subito. È un atteggiamento che non gradiamo e che condanniamo senza mezzi termini. Il mondo del commercio a Piazza Armerina sta vivendo un periodo tragico per colpa di una gestione egoistica e priva di contenuti. Confusione e sopruso sono i fili conduttori dell’azione amministrativa dell’assessore Ribilotta e stanno provocando danni inenarrabili al comparto commerciale – conclude il Presidente Arcangelo Costa – Confcommercio prende atto con amarezza che non è possibile intavolare alcun dialogo con chi si dimostra sordo alle legittime richieste”.