Rifiuti Enna. In agitazione gli operatori addetti all’impianto di compostaggio di Dittaino

Enna. Scendono in stato di agitazione e nel contempo richiedono le i dipendenti di Sicilia Ambiente a comando alla Società EnnaEuno, operatori addetti presso l’impianto di compostaggio di Dittaino a servizio dell’ATO EN1. Si tratta di Di Bartolo Fabrizio, La Spina Gaetano, Patti Salvatore, Calì Prospero, Di Leo Giuseppe, Vetri Maurizio, Sabatino Salvatore, Russo Giuseppe, che rappresentano la propria incredulità e sconcerto sul comportamento avuto dalle suddette Società, ognuna per le proprie competenze, in merito al trattamento riservato per i soli 8 dipendenti dell’impianto di compostaggio che giornalmente dalle ore 7,00 alle ore 13,00 da lunedì a sabato prestano la propria attività lavorativa, con mille problemi e difficoltà, per garantire quanto possibile il regolare funzionamento dell’impianto.
Nello specifico i lavoratori lamentano la disparità di trattamento, a loro riservata dalle due Società, per la mancata retribuzione delle spettanze relative al mese di febbraio, considerato che gli operatori addetti agli altri cantieri sono stati regolarmente retribuiti e che le Società attuando agli scriventi una forma indiretta di mobbing, a causato problemi psicologici con scarsa concentrazione sul proprio posto di lavoro che, considerato l’utilizzo di macchine ed apparecchiature, potrebbe scaturire in eventuali incidenti di lavoro. Tale situazione, creata dalle due Società, viene maggiormente sentita in quanto ognuno degli scriventi ha dei problemi economici e familiari dovuti al discontinuo trattamento a loro riservato.
Alla luce di quanto sopra, fermo restando invariata la propria prestazione lavorativa, consentendo il regolare funzionamento dell’impianto con l’accettazione e lavorazione dei quantitativi di rifiuti previsti dalla disposizione del Responsabile di processo (circa 20 tonn. giorno), manifestano il proprio stato di agitazione e pertanto a partire dal prossimo lunedì 2 maggio si asterranno dall’accettazione e successiva lavorazione dei rifiuti umidi e legnosi provenienti dai Comuni di Troina e Nicosia, e degli altri comuni facenti parte dell’ATO EN1.
“Spiacenti per il disagio arrecato ai cittadini dei suddetti Comuni – specificano i lavoratori – ma dai sottoscritti non può essere accettato che tra circa 500 dipendenti di Sicilia Ambiente e dell’ATO EnnaEuno solo 9 dipendenti non hanno percepito, sebbene si trattasse del 50% delle spettanze riferite al mese di febbraio, retribuito dalle Società agli altri dipendenti prima delle festività pasquali e ad oggi nessuno sa dire per quale motivo questo trattamento e quando i sottoscritti potranno avere quello che a loro spetta per soddisfare le esigenze delle proprie famiglie. Tutto ciò perché riteniamo che si abbia oltrepassato il limite di accettazione per la nostra sopravvivenza e per la nostra dignità, calpestata senza ovvi motivi pur facendo il proprio dovere con enormi sacrifici, considerato che ciascuno di noi per recarsi al lavoro affronta giornalmente delle spese materiali, visto che l’impianto si trova parecchi decine di chilometri distante dalla proprie residenze”.