Stato d’agitazione operai cantiere Gerace

Stato d’agitazione per i lavoratori del cantiere “Gerace” a rischio licenziamento dopo che non si hanno ancora notizie sui finanziamenti per il completamento dell’opera tesa a rimettere in esercizio la galleria Juculia, che dovrebbe portare maggior apporto idrico alla diga Olivo. Ieri mattina i rappresentanti sindacali della Filca Cisl con Antonino Cirivello, Fenal Uil con Enzo Mudaro e Fillea Cgil con Anfredo Schilirò hanno chiesto un incontro con il Prefetto di Enna, Giuliana Perrotta, che però non è stato possibile per l’assenza del Prefetto. I rappresentanti sindacali hanno così spiegato che attenderanno il suo rientro per chiedere un incontro e capire meglio qual è la situazione e quali potranno essere le prospettive.

I lavoratori del Consorzio Stabile Infrastrutture avevano chiesto l’intervento del Prefetto per verificare quale fosse lo stato dei finanziamenti utili al completamento dell’opera. Per i quindici operai interessati il rischio è quello di un licenziamento immediato, ma, sottolineato Cirivello, Mudaro e Schilirò, si tratta di un controsenso perchè “se partissero i lavori previsti il bacino d’impiego di operai sarebbe più grande rispetto a quello attuale”. Questi lavori, che servono da “adduttore” alla diga Olivo, sono iniziati nel 1990 ed è stata realizzata una galleria di 14 chilomentri e ne restano da completare quasi sette. “Fermarci ora sarebbe un grave danno per il territorio perchè il lavoro fatto andrebbe perso, con il rischio – concludono i rappresentanti di Filca Cisl, Finea Uil e Fillea Cgil – di vedere una cattedrale nel deserto”.