Barrafranca. Operai cantiere Gerace ancora barricati all’interno della galleria Juculia

Barrafranca. Hanno deciso di continuare la protesta ad oltranza,i venti operai del cantiere “Gerace” che da lunedì pomeriggio si trovano rinchiusi all’interno della galleria Juculia, poco distante dalla diga Olivo, tra Barrafranca e Piazza Armerina. Le notizie negative,infatti, venute fuori dalla riunione in Prefettura di giovedì mattina, presieduta dal prefetto Giuliana Perrotta, presenti i funzionari regionale del Dipartimento Rifiuti ed Acque,ingegneri Greco ed Alessi, i rappresentanti del Consorzio Infrastrutture di Vicenza, ingegnere De Prà con i tecnici Loredon e Sanfilippo e i rappresentanti sindacali, Schilirò, Cirivello e Mudaro hanno spinto gli operai ad una protesta ad oltranza perché, sul piano del lavoro, la loro sorte sembra essere arrivata al capolinea a meno di miracoli, che allo stato attuale non si intravedono. I lavoratori hanno minacciato di chiudere l’aria che ossigena tutta la galleria con effetti disastrosi visto che si trovano ad una profondità di circa mille e cinquecento metri ed una chiusura della condotta potrebbe risultare dannosa per la loro salute. Dalla riunione in Prefettura non è arrivato niente di concreto; c’è la necessità di una perizia di variante, la settima, pur confermando il finanziamento di 47 milioni di euro provenienti dai fondi Fas per il completamento dell’opera , ma la ripresa del lavoro è prevista tra otto mesi circa e, quindi, il Consorzio Infrastrutture di Vicenza ha deciso di inviare le lettere di licenziamento anche se c’è la promessa di riassumerli al momento della ripresa dei lavori. I rappresentanti sindacali Schilirò per la Cgil, Cirivello per la Cisl e Mudaro per l’Uil, presenti gli agenti della Digos, sono scesi, ieri mattina, in cantiere, ed hanno cercato di convincere i lavoratori ad uscire dalla galleria, ma non c’è stato niente da fare perché gli stessi, in preda alla più nera disperazione, con una situazione familiare pessima, con un futuro che si presenta alquanto incerto, non possono che manifestare la loro protesta soltanto con la minaccia di rimanere all’interno della galleria Juculia. E’ stata allertata la Protezione Civile per un intervento decisivo qualora la situazione dovesse precipitare perché il pericolo esiste ed è concreto tenuto conto che le speranze di una ripresa del lavoro è veramente ridotto al lumicino, tenuto conto dei tempi della Regione Siciliana sono lunghi ed stressanti.