Costituito il comitato referendario a Barrafranca

E’ nato a Barrafranca il comitato promotore per il “SI” ai referendum del 12 e del 13 giugno. Il comitato si è formato spontaneamente su di un social network della rete (facebook). Tra dibattiti e scambi di idee ed opinioni, diversi gruppi di amici concordavano sull’idea che la maggior parte dei mass media non hanno divulgato informazioni sui quesiti referendari. Da qui è nata l’esigenza di diffondere materiale informativo sui 4 referendum. Ne è venuto fuori un comitato spontaneo che ha sentito l’esigenza di trasferirsi dalla rete alla piazza e di incontrare la gente di ogni età e di ogni estrazione per sensibilizzare sulla privatizzazione dell’acqua, sul nucleare e sul legittimo impedimento, al fine di contribuire, anche con le propria azione, al raggiungimento del quorum.
Oltre ad un gruppo di studenti universitari che hanno sostenuto con forza la formazione del comitato, diverse associazioni locali, Newatri, gruppo Agesci, Avis eccetera hanno deciso di sostenere tale iniziativa e le manifestazioni che il gruppo ha programmato per coinvolgere la cittadinanza.
Sabato 28 maggio c’è stata la prima manifestazione pubblica con la distribuzione di volantini e materiale informativo durante il mercato settimanale del sabato.
Il programma predisposto al fine di incentivare la partecipazione alla consultazione elettorale prevede anche l’elaborazione in proprio di materiale informativo, dibattiti sulla radio cittadina e l’allestimento in concomitanza con la “Pedalata” organizzata dall’Avis, di uno stand per distribuire l’acqua gratis, come gesto simbolico contro chi ne vuole la privatizzazione ed il conseguente rincaro delle bollette. Infine per giorno 5 giugno alle ore 21:00 sarà organizzato un grande concerto in piazza Umberto con la partecipazione di varie band musicali e di apprezzati solisti.
La formazione di questo comitato è la dimostrazione di una rinnovata volontà di partecipazione ai temi alle decisioni importanti del paese in quanto senza partecipazione non c’è democrazia.

Giacomo Lisacchi