Gagliano. Arriva il Commissario per il conto consuntivo

Gagliano Castelferrato. La Regione commissaria il consiglio comunale di Gagliano per mancata approvazione del conto consuntivo nei termini previsti dalla legge, non ritenendo valida l’autoconvocazione al 20 giungo richiesta dai due gruppi di opposizione: Per Gagliano e gruppo misto federato di centrodestra. Il comune di Gagliano dunque risulta inadempiente, essendo scaduto il termine previsto dalla legge. Pertanto l’assessorato delle Autonomie locali e della funzione pubblica ha inviato il commissario ad acta Domenico Mastrolembo Ventura di Palermo, con il compito di verificare l’iter procedurale di approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2010.
Il commissario si è già insediato ieri al Comune e il sindaco Prinzi contesta i due gruppi di opposizione che non hanno approvato in sede di consiglio comunale tre importanti punti all’ordine del giorno: «Con atteggiamento ostruzionistico e strumentale, senza un progetto politico e senza motivazioni valide, i consiglieri comunali del gruppo politico Per Gagliano e del gruppo misto hanno posto le basi per il commissariamento del consiglio comunale per l’approvazione di tre atti fondamentali e dovuti, quali: il conto consuntivo, l’approvazione dello schema di statuto della società Srr e il piano regolatore generale, comportando spese a carico dei cittadini gaglianesi. Gravissimo e strafottente è l’atteggiamento di due consiglieri comunali passati all’opposizione che, in sfregio a chi li ha votati, hanno deciso di non votare il conto consuntivo dell’anno 2010, anno in cui, con le loro decisioni, hanno contribuito, e non in modo marginale, alle spese dello stesso, obbedendo ai diktat della minoranza che fa il proprio mestiere».
«Con rammarico constato – aggiunge il sindaco – che il bene del paese e i problemi dei cittadini non sono all’ordine del giorno nelle liti del consiglio comunale. Sono stato accusato di non dialogare e me ne assumo la responsabilità, infatti per due anni e mezzo ho assistito a un monologo di richieste quasi tutte esaudite».

Valentina La Ferrera