Piazza Armerina. Tradizionale devozione della Madonna del Carmelo

Piazza Armerina. La tradizionale devozione alla Madonna del Carmine sarà rinnovata anche quest’anno con l’inizio, questo pomeriggio, della novena alle 18.30 presso l’omonima chiesa situata nella parte sud del quartiere Casalotto, sul colle dell’Altacura (nella foto).
L’attuale chiesa risale al 1652 è attigua all’antico convento dei carmelitani edificato nel 1574, al suo interno su uno dei lati dell’altare, dedicato alla Beata Vergine del Carmelo, si trova una pregiata tela che raffigura la Madonna della Cintura, lungo la navata della chiesa si trovano quattro altari laterali, su ciascuno è collocato un dipinto: sant’Alberto, sant’Angelo, l’Annunciazione e la Crocifissione.
La facciata rivolta ad ovest è ornata da un portale sormontato da una nicchia, in cui fino ad alcuni anni fa era collocata una piccola statua in marmo della Madonna con il Bambino opera di Antonello Gagini.
“Da circa sei mesi -dice il rettore della chiesa, Don Antonino Rivoli (nella foto)– si è provveduto grazie all’intervento della Soprintendenza ai Beni Culturali di Enna, al restauro della statua del Gagini e di un’antica pala che raffigura la Madonna del Carmine con ai due lati San Simone Stock e Sant’Andrea Corsini. In occasione dell’inizio dei festeggiamenti in onore di Maria SS. del Carmelo, la statua del Gagini è stata collocata all’ingresso della navata in una nicchia sulla parte sinistra, mentre la pala su tela è stata posta ad ornamento dell’altare centrale”.
La festa liturgica della Madonna del Carmine è molto antica, fu istituita per commemorare l’apparizione mariana a san Simone Stock, priore generale dell’ordine carmelitano, il 16 luglio 1251, durante la quale Maria gli avrebbe consegnato uno scapolare rivelando notevoli privilegi connessi alla sua devozione. Piazza Armerina fu una delle prime città in Sicilia, a partire dal 1332, ad ospitare l’ordine dei carmelitani e a venerare la Madonna del Carmelo.
Il 16 luglio, la celebrazione conclusiva con i solenni festeggiamenti, rappresenterà anche il momento per molti fedeli per la consacrazione alla Vergine del Carmelo con la tradizionale vestizione dello scapolare detto comunemente “abitino”.

Marta Furnari