Aidone, minorenni «sesso in cambio di ricariche» denuncia di don Oliveri

Aidone. Hanno destato apprensione le riflessioni di padre Felice Oliveri della parrocchia di San Lorenzo riportate nel giornalino mensile ecclesiale “Qui Aidone” di luglio, che ha parlato di certi stili di vita, di moda, di consumismo, di atteggiamenti sessuali, che, come afferma don Felice, prendono, oggi, tutti, a cominciare dalle giovani generazioni.

“Succede così – afferma padre Felice – che si svalorizza tutto, pur di avere qualcosa. E passi l’uso di capi di abbigliamento “firmati”, quali pantaloni, logorati artificialmente, sfondati dietro e davanti, venduti “vecchi” e pagati profumatamente come nuovi”.
Giovani schiavi della moda e della tecnologia. “La moda cambia – afferma ancora il prete (nella foto) e, sul bello e sul brutto, si può lungamente discutere, ma come si fa ad invecchiare, lacerare, strappare i propri sentimenti, il proprio cuore, il proprio corpo, vendendolo o regalandolo, senza traccia di affetto, al primo che si incontra?”. E prosegue: “Mi risulta di ragazze aidonesi, minorenni, che stanno, sabato sera, fuori casa sino a notte, per non dire a mattino presto, e che, per una ricarica di telefonino, non esitano a “dare in prestito”, non uso altri termini per non urtare la suscettibilità di tanti liberi e moderni genitori, il proprio corpo, al primo ragazzo che ha in tasca 5 o 10 euro”. Per don Felice questi atteggiamenti mentali, fisici e sentimentali, alla lunga, logorano i sentimenti, non danno la possibilità di guardare al futuro, perché il presente ha già divorato tutto.
“Perdere allora la speranza – afferma ancora don Felice- di guardare al futuro, con una persona con la quale si vuole condividere, nella buona e nella cattiva sorte, la propria esistenza diventa un progetto che nemmeno si considera. Diminuiscono i matrimoni, aumentano le convivenze, l’incertezza del tirare a campare non riempie il cuore di sole ma lo fa camminare nella nebbia del provvisorio”. “Parlare di fede – conclude padre Felice – di religione, di cristianesimo e di Dio, può sembrare, ad alcuni, tempo perso, eppure scoprire il progetto di Dio su ogni uomo è qualcosa di divino e di bello”.

Angela Rita Palermo