Vandali all’antico castello rupestre di Gagliano. Ripulita la cinta muraria

Gagliano Castelferrato. Ripulita la cinta muraria della Rocca imbrattata nei giorni scorsi da ignoti che, proprio di fianco alla leggendaria Porta falsa, lasciarono un triste segno del loro passaggio con una scritta a lettere rosse: “Non potrei senza te”.
La Porta falsa è uno dei simboli più caratteristici della storia di Gagliano, testimone di spietate guerre e battaglie, di vittorie e sconfitte.
Questa porta fu chiamata “falsa” perché ingannatrice. Serviva a trarre in inganno il nemico e tendergli un’imboscata. Il nemico infatti, non conoscendo l’inganno, entrava sicuro di sé, quando all’improvviso, rincorso dalla guarnigione notturna, ritornando nello stesso punto dal quale era entrato, lì trovava la morte. Per mezzo di un congegno veniva tagliato a pezzi e buttato fuori dal precipizio.
La Porta falsa, che esiste dai tempi antichissimi, è una testimonianza viva dei fatti passati e oggi è tornata al suo antico splendore, grazie ad un intervento tempestivo approntato dalla ditta gaglianese La Ferrera, immediatamente contattata dal sindaco Prinzi dopo l’incresciosa scoperta della scritta con spray rosso.
La Rocca per Gagliano è tutto: simbolo principe, luogo di civiltà, monumento di una bellezza sconvolgente, luogo nel quale nasce la storia di Gagliano. E’ un simbolo talmente importante da aver dato persino il nome al paese di Gagliano, facendolo diventare Castelferrato, dal nome col quale fu chiamata la Rocca: Castello di Ferro.
Purtroppo non è la prima volta però che i vandali si accaniscono contro questo monumento dal valore storico-culturale incommensurabile.
All’interno dei suoi saloni, sono impresse scritte di una banalità struggente e disegni di ogni tipo, dai colori più disparati, tuttora ben leggibili. Nonostante lo scempio sia di pari livello, la scritta comparsa sulla Porta falsa ha destato subito scalpore negli abitanti di Gagliano perché ben evidente all’esterno dai passanti. In realtà la gravità del fenomeno è di pari identità e di pari inciviltà e barbarie. Lo stesso vale per chi ha trafugato la pavimentazione in ceramica, lasciandone dei residui solo a ridosso dei muri; e per chi ha fatto sparire una fontanella. Tutti atti di scandalosa indecenza e di oscena ignoranza, che lasciano la Rocca più spoglia e priva di tracce che possano raccontare interessanti particolari riconducibili al suo passato e a quello dei suoi abitanti.

Valentina La Ferrera