Nissoria, pronto il programma della festa di San Giuseppe

Nissoria. E’ tutto pronto per i festeggiamenti estivi in onore di San Giuseppe. Il parroco della chiesa patronale, padre Giuseppe La Giusa, e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Filippo Buscemi hanno elaborato il programma. Si parte domenica 31 luglio alle 19 con la messa e la traslazione della statua all’altare centrale. Dal 4 al 6 agosto il triduo di preparazione che verrà predicato da tre sacerdoti: giovedì da don Antonello Russo di Santa Venerina (Ct), venerdì da don Filadelfo Scandurra di Troina e sabato dal centuripino don Gaetano Giuffrida. Durante la tre giorni ci si potrà confessare dalle 10 alle 11 e dalle 17,30 alle 18,30 mentre le messe verranno celebrate alle 19 con l’animazione curata da confraternite e associazioni parrocchiali. L’inizio ufficiale dei festeggiamenti è fissato per le 20,30 di venerdì 5. In serata eventi vari come la finale del torneo del palasport “Nysura” (alle 21) e l’esibizione del gruppo di ballo “Latin Club” in piazza Parlamento Europeo (ore 22). Sabato 6 agosto alle 21 un evento dedicato agli emigrati nel sagrato della chiesa ed un’ora dopo l’esibizione dell’orchestra Casadei in piazza Stati Uniti d’Europa. Domenica 7 sarà il giorno clou con tre messe (8,30- 11 e 19, quest’ultima presieduta dal vescovo Muratore). Alle 20,30 la processione con la statua del santo mentre alle 22,30 il concerto della banda musicale del maestro Filippo Pistone Nascone in piazza Duomo. Lunedì 8 alle 6,30 del mattino la tradizionale messa dell’aurora mentre la processione sarà divisa in due momenti, con partenze alle ore 7,15 e 17. Alle 22,30 il concerto dell’artista ennese Mario Incudine e a seguire i fuochi pirotecnici. Nell’occasione padre La Giusa esorta i fedeli all’impegno, alla crescita spirituale e alla carità : «Il nostro protettore –afferma – deve polarizzare, impegnare, scuotere la nostra comunità che nutrendosi della Parola di Dio deve essere sempre pronta per l’opera missionaria di evangelizzazione. Quest’anno –continua- portiamo viva nel nostro cuore l’esperienza della missione giovani che ci ha visti tutti coinvolti nella testimonianza di fede. È una piccola fiaccola che dobbiamo alimentare per formarci e formare le nuove generazioni. Con questa festa –conclude il parroco di origine agirina- vogliamo avviare una riflessione coerente per presentare, anzi, ripresentare il vero Volto di Cristo e consegnare una chiesa compagna di strada e di avventura. Ricordandovi, infine, che la festa deve avere anche una caratteristica particolare che è la Carità, vi esorto, a partecipare al sorteggio per le opere di carità parrocchiale, promosso dal gruppo della carità».

Luca Capuano