Piazza Armerina: ”o ci sono o ci fanno“

Piazza Armerina. ” O ci sono o ci fanno “. La frase polemica, da parte di gran parte dei cittadini piazzesi, è rivolta ai loro governanti i quali continuano a ripetere che tutto è sotto controllo. “Ma questa non è la verità – affermano inviperiti – in quanto oggi la nostra città si trova al collasso”. Alle loro roboanti promesse e su cosa stanno facendo e su cosa hanno fatto per la città (quasi niente) e da fare (tutto) fa da contrasto la situazione reale dei giorni nostri. Traffico impazzito dopo l’idea da parte dell’amministrazione di modificare il piano del traffico, creando un incredibile imbuto automobilistico in piazza Cascino dove vanno a confluire ben cinque arterie (viale della Libertà – via Ugo La Malfa, via G. Cascino, via Carmine, via Garibaldi e via Umberto) con macchine incolonnate per diverso tempo. Molte volte è stato scritto il grave problema, invitando l’amministrazione a venire incontro ai cittadini, ma fino ad oggi la stessa tiene duro. Si lamentano i commercianti, si lamentano gli automobilisti, si lamentano i pedoni: insomma si lamentano tutti.
”Non ne possiamo più – la voce arriva da automobilisti in colonna sotto il sole – ormai attraversare piazza Cascino è diventato impossibile. Era meglio prima”. L’esiguo numero della polizia municipale non riesce a tamponare la “Falla“. “Assessore alla viabilità – afferma il più irrequieto automobilista da 20 minuti in fila – hai sbagliato tutto ma cerca almeno un rimedio a questo caos”. Ma in questo momento lo stesso assessore non può prendere altre soluzioni in quando preme l’Estate Piazzese con la “ Cavalcata (oggi chiamato Palio dei Normanni) e attività festaiole di contorno, sperando che la città dimentichi la crisi, la disoccupazione, la monnezza, il commercio in crisi nera, l’alta retta degli asili nido, la mancanza di acqua nella case la pavimentazione traballante dopo la realizzazione della rete idrica (oggi si intravede qualche intervento di recupero) e chi ne ha più ne mette. ”Turismo? – Ma che non ci facciano ridere – afferma un ristoratore – qua di turisti se ne vedono pochissimi. Sarebbe opportuno cambiare registro o no?”.

Piero Cancarè