Valguarnera, triplicata l’irpef comunale

Valguarnera. Triplicata dal consesso civico l’irpef comunale che passa dallo 0,1% allo 0,3% e varato il piano di alienazione dei beni comunali. Entrambi i provvedimenti votati a maggioranza dal consiglio, col voto contrario dei partiti di opposizione PD e MpA. Bagarre in aula tra il gruppo di maggioranza che fa capo al sindaco Leanza e l’opposizione formata da PD e MpA: entrambi fermi sulla posizione di mantenere l’imposta inalterata. Alla fine è però prevalsa la logica dei numeri. “E’stata una decisione sofferta ma necessaria- ha affermato alla fine dei lavori il capo gruppo di maggioranza Giuseppe Speranza- Le somme che introiteremo con l’aumento dell’irpef, saranno impiegate, come da regolamento, per agevolare le famiglie numerose e meno abbienti nel pagamento della Tarsu. I contribuenti con redditi bassi avranno maggiori agevolazioni.” Un cittadino con un reddito di 10 mila euro pagherà 30 euro rispetto ai 10 di prima, molto di più, essendo un’imposta progressiva, chi ha redditi più alti. Per Giuseppe Interlicchia presidente della commissione finanze: “ Il gettito per le agevolazioni in materia “rifiuti” è stimato in euro 76 mila che sarà coperto in parte con lo 0,2% di variazione sull’addizionale irpef e in parte col contributo del Comune di 249 mila, che consentirà di ridurre notevolmente la tariffa rifiuti, in particolare a categorie meno abbienti. A differenza dell’anno scorso, determinate categorie di utenti vedranno ridotta la propria tariffa o addirittura più che dimezzata e non vi sarà alcun aumento. ” Il capogruppo del Pd Alfonso Trovato è molto critico: “Il gruppo di maggioranza che fa capo al sindaco Leanza- -ha dichiarato- si è assunto la responsabilità di vessare ulteriormente la cittadinanza che deve fare i conti pure col pagamento di altre tariffe. Sarebbe stato più logico e corretto aspettare prima l’approvazione del conto consuntivo e del bilancio di previsione e poi decidere, per vedere intanto l’ammontare dell’avanzo di amministrazione ed eventualmente attingere da lì le somme”. Per il piano di alienazione dei beni comunali che il comune ha individuato nell’area dell’ex scuola agraria e dell’asilo nido, il primo sito valutato 150 mila euro, il secondo 700 mila -Trovato così conclude—“la maggioranza ha votato in modo difforme rispetto a quanto deciso in commissione consiliare. A nostro parere 150 mila euro sono pochi per l’ex scuola agraria, troppi 700 mila per l’asilo nido”.

Rino Caltagirone