Barrafranca. Piano rifiuti, la proposta dei gruppi Consiliari di opposizione

Il Consiglio Comunale di Barrafranca è stato chiamato, nella seduta del tre agosto, ad approvare la proposta dell’Amministrazione Comunale relativa al costo del servizio di igiene urbana. Come risulta dagli atti e come è stato chiaro a chi ha seguito i lavori del Consiglio Comunale, il Sindaco ha presentato un piano economico pari a circa un milionecinquecentomila euro(precisamente 1.494.141,61) rispetto al piano dell’ATO di quasi unmilione ottocentomila oltre IVA.
L’opposizione consiliare presentava, invece, una dettagliata e motivata proposta economica per euro 1.444.969,70 con un risparmio iniziale di euro cinquantamila ma che si sarebbe potuto incrementare a favore dei cittadini con il rimborso dell’IVA. ( vedi proposta consigliere Flammà)

Quanto proposto e discusso dall’opposizione: “La differenza fra le due proposte, come ampiamente dimostrata nel corso del dibattito consiliare e mai contraddetto (salvo qualche battuta alla cettolaqualunque) sta nel fatto che il Sindaco taglia il costo annuale degli operai di Barrafranca facendolo passare da euro 869.482,92 (come da prospetto contrattuale ATO) a euro 710.998,08 con un “ risparmio” di circa 160.000,00 euro, sulla base di una ipotetica e fantasiosa riduzione dell’orario di lavoro incidendo così arbitrariamente ed illegittimamente sulla retribuzione dei 22 operatori del cantiere di Barrafranca. E’ noto e pacifico a tutti (quasi) che la riduzione dell’orario di lavoro così come la flessibilità e la attivazione di ammortizzatori sociali è materia di contrattazione sindacale (nel senso di OO.SS.). Per quanto ci riguarda difenderemo sempre e non metteremo mai in pericolo il diritto al posto di lavoro di tutti i lavoratori, così come sancito anche dalla stessa legge regionale n.9/2010.
La proposta di tutte le opposizioni (Marchì, Caltavuturo, Patti, Cumia ( PDL), Vetriolo e Puzzo (Pd), Bevilacqua Salvatore (Misto), Flammà (sinistra ind), depositata agli atti e controfirmata, mirava – invece – a lasciare intatto il costo dei 22 operatori ecologici che lavorano a Barrafranca e aveva come obiettivo quello di eliminare gli oneri di conferimento in discarica (pari ad euro 358.404,36) ed, in generale, procedere ad una riduzione (otto mesi su dodici) per mancati servizi effettuati dall’ATO con un risparmio complessivo, rispetto alla proposta dell’ATO di oltre cinquecentomila euro.

I consiglieri di opposizione hanno insistentemente tentato di far capire, che ridurre le ore lavorative degli operai (ad agosto) con effetto retroattivo dal 1 gennaio era non solo illegittimo, in palese violazione del contratto di lavoro Federambiente, ma era un atto facilmente impugnabile dai lavoratori danneggiati e dall’ATO.

I su citati consiglieri – dopo un attenta analisi dei costi ed in uno spirito assolutamente costruttivo e lungi da facili demagogie tanto praticate da qualcuno – hanno, cioè, proposto di eliminare dal costo del servizio – così come deliberato dall’Assemblea dei Soci dell’ATO nella seduta del 15 luglio scorso – la parte relativa agli oneri di conferimento (euro 358.404,36) in discarica che vengono incassati dalla regione del governo Lombardo in quanto così come risulta da una nota dell’ATO alla Regione “ammortizzati completamente i costi per la realizzazione della discarica di Cozzo Vuturo” e , quindi, non dovuti.

In più i suddetti consiglieri hanno preannunciato che presenteranno, in fase di bilancio preventivo 2011, un emendamento – tagliando spese per inutili missioni, alberghi, fuochi pirotecnici, numero assessori, cantanti ecc…- per la istituzione di un capitolo di almeno 200/300.000,00 euro per obbligare la amministrazione comunale a compartecipare, come prevede la legge, e caricarsi parte del costo complessivo del servizio di igiene urbana e, quindi, ridurre, ancora di più la tassa sui cittadini senza toccare gli attuali livelli occupazionali”.

I gruppi consiliari di opposizione, preso atto del parere tecnico contrario del Capo Settore sulla proposta precedentemente avanzata e non condividendo la proposta dell’Amministrazione comunale abbandonavano l’aula mentre il Presidente Cascio si asteneva sulla stessa proposta, affermando: “Per quanto riguarda la volontà degli attuali amministratori comunali di ridurre le tasse viene a tutti il dubbio se “ci sono o ci fanno” , ma si ritiene poter pensare che nessuno possa avere dubbi, visto che hanno appena proposto la istituzione dell’addizionale IRPEF, mai istituita nel nostro paese, a tutto carico dei redditi dei lavoratori e dei pensionati contro la quale i gruppi di opposizione hanno presentato una mozione. Per non parlare, infine, della totale e palese illegittimità della delibera relativa alla approvazione delle tariffe TARSU 2011 la cui approvazione, per pacifica giurisprudenza, è di esclusiva competenza del Consiglio Comunale e che, al contrario è stata approvata illegittimamente dal Sindaco e “confermata” dalla maggioranza. Tutto ciò favorirà la presentazione di migliaia di ricorsi da parte dei cittadini con conseguenti mancati incassi da parte del comune ed ulteriori disservizi e danni alle casse del comune così come provato dalle risibili e insufficienti somme incassate dal comune per l’anno 2010”.